Cosa ci potrebbe essere di tossico e inquinante in almeno “15.000 metri cubi di posidonia insabbiata” (come riportato in delibera) in una spiaggia libera?
Una domanda a cui dovrebbe rispondere l’Amministrazione comunale di San Vincenzo, visto che ha approvato in data 18 Aprile 2017, con la determina n. 335, analisi tossicologiche su i 1100 metri di spiaggia oggetto di uno degli insabbiamenti di posidonia più ingenti degli ultimi anni.
E una risposta la dovrebbero pretendere ogni cittadino di San Vincenzo, visto che sono e saranno spesi altri soldi provenienti dalle nostre tasche.
Estratto dalla delibera:
“CONSIDERATA la necessità di effettuare delle nuove analisi ecotosicologiche e chimiche in un’altra area di prelievo situata a nord del porto turistico, individuata come zona di interramento materiale vegetale spiaggiato;
A seguito dell’interramento nel 2016 di materiale spiaggiato (Posidona spiaggiata) effettuato nel Comune di Castagneto Carducci, si è presentato la volontà di effettuare delle analisi ecotossicologiche e chimiche al fine di confermare il fatto che l’intervento non presenta nessun pericolo di rilascio di inquinanti in grado di determinare effettivi pregiudizi ambientali.”
(Visualizza il documento con preventivo concordato)
Soldi pubblici, 6783,20€ per effettuare 12 prelievi tra carotaggi e campioni del sedimento che probabilmente, hanno il compito di scongiurare un possibile inquinamento dell’arenile del Comune di Castagneto Carducci?
Ma perché?
Nelle nostre oltre 120 pagine di relazione depositate al Tribunale di Livorno, si spiega il perché l’Amministrazione Comunale di San Vincenzo non avrebbe potuto effettuare l’operazione di insabbiamento del vegetale spiaggiato nell’estate del 2016 e perché tale operazione ha violato il decreto ambientale 152/2006, creando una discarica abusiva su una spiaggia, forse una delle più belle del nostro litorale… Un operazione che ha beffato persino le linee guida della Provincia di Livorno in proposito, nonché sentenze su casi simili… sentenze che riportano l’impossibilità di spostare la posidonia e meduse dal luogo di ritrovamento.
Perché allora si è richiesto analisi tossicologiche del sedimento sabbioso della spiaggia oltre la zona Conchiglia dopo aver interrato migliaia di tonnellate di posidonia? … e perché a spese dei cittadini?
L’Amministrazione Sanvincenzina porterà questa innovativa trovata come esempio “virtuoso” di gestione della posidonia spiaggiata, in un convegno l’8 Maggio p.v. .
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