Erosione costiera… posidonia e la strategia della plastica

L’ass. Ambiente del Comune di San Vincenzo sig. Russo continua a spendere denaro pubblico nell’intento di ostacolare l’erosione della spiaggia Sanvincenzina, quest’ultima forse leggermente favorita anche dalla messa in posa di migliaia di metri cubi di cemento e massi gettati in mare. Ma nel frattempo potrebbe trovare il tempo di rispondere alla nostra domanda in data 9 Maggio 2018 su l’ennesimo interramento e movimentazione di posidonia dello scorso mese di Maggio.

Che la posidonia sia un contrasto naturale all’erosione costiera e un elemento essenziale per il benessere degli habitat marini, è ormai di dominio pubblico.

A San Vincenzo invece addirittura ci proclamiamo pionieri per un progetto sperimentale, delle strisce di plastica verde brillante, piantate sul bagnasciuga con l’intento di arginare il consumo di sabbia da parte del moto ondoso.

Plastica che dovrebbe fare il lavoro che naturalmente è qualità del vegetale posidonia, quella stessa posidonia che la stessa Amministrazione da anni cerca di “far sparire” raccogliendone a camionate (letteralmente) e spostandola addirittura in un altro Comune, interrandola su un tratto di mare non certo interessato da erosione. Procedimento totalmente difforme, a nostro avviso, alle linee guida imposte da regolamenti precisi della provincia di Livorno.Posidonia di PLASTICA

Per inciso ricordiamo che vogliamo capire come sia stato possibile superare la legislazione e normativa in fatto di tutela della posidonia, e per questo abbiamo protocollato una istanza, visto che tale richiesta rientra nella normativa in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi – Legge 7 agosto 1990, n. 241, art. 2 comma 2 .

Lo Statuto Comunale prevede inoltre una risposta ad istanze e questioni poste dai cittadini, entro 30 giorni dalla notifica dell’atto o richiesta.

Per il resto, rimaniamo basiti ancora una volta dalla fantasia di chi governa il nostro territorio.

Ci mancava proprio spendere soldi pubblici per un progetto di un qualche professore che si è inventato la posidonia di plastica da interrare a sud del porto quando, nel contempo, altri soldi vengono spesi per togliere “quella vera” dal lato nord del porto e per interrarla ancora più a nord, a volte anche in un altro comune, dove la spiaggia tra poco raggiungerà dimensioni ciclopiche…

Ma la plastica al posto del naturale tutore della costa che abbiamo quotidianamente sui nostri arenili è veramente una cosa assurda!!!

Addizioniamo anche che abbiamo presentato una proposta di barriere soffolte a protezione della costa e che non ci sia stata ancora risposta alla nostra ultima richiesta di chiarimenti sulla posidonia occultata in altri arenili…

Ancora una volta solleciteremo per avere delle risposte.

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