“Societá della Salute…di chi?”

Ancora la Società della Salute….ormai in fase di approvazione definitiva nei Consigli Comunali della Val di Cornia, con tanto di modifica sulla legge Regionale per aggirare gli ostacoli posti davanti al percorso di questo carrozzone. Carrozzone ormai partito nel 2004 e messo giustamente in dubbio dalla Corte dei Conti e dalla Corte Costituzionale, ma anche dalla spending review e cioè nella revisione non tanto degli importi, quanto delle modalità con cui vengono spesi i soldi pubblici all’interno delle amministrazioni.

Abbiamo parlato ampiamente di cosa sia la SdS nel nostro precedente articolo “…ve la do io la SALUTE!!“, quindi in questo scritto, ci focalizzeremo su come il Partito Democratico e la Regione Toscana tentano di motivare e approvano l’ennesima truffa ai danni dei cittadini.

Il succo della modifica, per poter presunibilmente far rientrare nella legalità la SaS, la Regione Toscana lo affronta nella modifica all’articolo 40 della Legge regionale del 24 febbraio 2005, n. 41. Lo fa attraverso il BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA – N. 36 del 4 Agosto 2014, e già nel preambolo si ammette che ” il superamento del ruolo della società della salute impone la progettazione di una governance multi-livello, in grado di scongiurare l’allentamento degli indispensabili rapporti fra comuni ed aziende sanitarie che la legge individua nelle tre conferenze: aziendale, di area vasta e regionale, intese quali luoghi di concertazione collegati fra loro tecnicamente e politicamente”

Ma quali sono i meriti accreditati alla Società della Salute fino ad ora?

Nessuno! Persino il tanto decantato “Codice Rosa” NON è opera della Società della Salute. La SdS non appare in articoli sul Web e neanche in qualche evento o testo, se figura, lo fa in secondo piano e sempre dopo il nominativo “ASL6”.

Il 29 Ottobre 2013 La Val di Cornia patrocinia per l’inclusione Sociale un progetto che la Regione Toscana propone come prestito sociale…anche qui la SdS appare come presunta collaboratrice e dopo molti attori, primo tra tutti ARCI Comitato Territoriale Piombino e Val di Cornia Elba.
Insomma, non si riesce a capire quali siano i tanti progetti portati avanti dalla Societá della Salute di cui si parla nei Consigli Comunali della Val Di Cornia.

Il sito Internet della SdS Val di Cornia, inoltre, continua ad essere inestistente.
In pratica la gestione dei servizi continua ad essere affidata per convenzione all’ Azienda USL 6 di Livorno, Zona Val di Cornia.

SdS img 2015

Ma veniamo a come la Regione Toscana con a capo Il sig. Rossi, si inventa la soluzione per tentare di far rientrare nella legalità le Societá della Salute.

Come detto in anticipo, la modifica ad un’articolo della legge n. 41/2005 migliora un pò l’aspetto della SdS, ma non la rende ancora immune da attacchi e pareri contrastanti, tant’è che a Noi sembra ancora molto anti costituzionale e fuori normativa come imposto dalla spending review 2014.

L’Art. 12 del BOLLETTINO n. 36 del 4 Agosto 2014  Modifiche all’articolo 40 della l.r. 41/2005, porta la SdS a far parte di un organismo INTEGRATO, cioè tale ente/consorzio PARTECIPA ALLA STESURA, ELABORAZIONE, ANALISI, RACCOLTA DATI DELL’osservatorio regionale sui sistemi territoriali integrati.

Questo viene riportato dopo il comma 4 quinquies dell’articolo 40 della L.R. 41/2005, dove viene aggiunto il seguente: “4 sexies. L’osservatorio regionale sui sistemi territoriali integrati realizza il monitoraggio dei processi di integrazione tra servizi o processi di cura attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai comuni, dalle unioni comunali, dalle società della salute, dalle aziende unità sanitarie locali e da ogni altro soggetto pubblico e privato che contribuisce alle attività in ambito sociale integrato, per sviluppare la conoscenza delle caratteristiche regionali e locali dei sistemi territoriali integrati con particolare attenzione agli assetti organizzativi e alle modalità di produzione e di finanziamento adottate, al fine di supportarne i processi di programmazione.

Ma non solo, sempre attraverso l’art 12 e il BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA – N. 36 del 4 Agosto 2014, con l’ Inserimento dell’articolo 70 bis nella l.r. 40/2005 si predispone Convenzioni per l’esercizio delle funzioni di integrazione socio-sanitaria e le società della salute e il suo esercizio di integrazione socio- sanitaria, sará attuato attraverso apposita convenzione.

Ma alla fine quali saranno i costi per i cittadini della val di Cornia?
Il Capo gruppo della lista PD di “San Vincenzo c’è”, tenta una estrema difesa della SdS nel Consiglio Comunale, dichiarando una spesa richiesta di pochi Euro ad abitante. A noi risulta invece che il direttore della SdS riceve il doppio dello stipendio perchè ricopre e ricoprirá anche la carica di direttore ASL6, per il resto siamo attorno a qualche migliaio di euro all’anno per il collegio sindacale.

Conclusione: in un momento dove la direzione della Sanitá Toscana ritiene di dover andare verso la riduzione delle ASL dal 2016 e dove le interminabili liste di attesa sono ormai all’ordine del giorno insieme a tutti i disservizi che ben conosciamo…ci sembra veramente offensivo sprecare almeno 100.000€ all’anno in Val di Cornia, per qualcosa e/o qualcuno che in pratica non esiste, se non nei compensi. Anche perché, se esistesse, a oggi non risulta aver concluso praticamente nulla, almeno fino a quando, arrampicandosi sugli specchi, riusciranno a assegnare alle Società della Salute un qualche incarico solo ed esclusivamente nel disperato tentativo di giustificarne l’esistenza.

MoVimento5stelle SanVincenzo

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