…ve la do io la SALUTE !!

( La Società della Salute )

È disarmante l’ingenuità di chi ha creduto che bastasse qualche pacchetto di voti per poter star seduto in un Consiglio Comunale.

Con questa semplice premessa vogliamo andare a chiarire un ODG dell’ultimo Consiglio Comunale dello scorso 29 Dicembre 2014 a San Vincenzo.

Il punto presentato in Consiglio dalla lista “San Vincenzo c’è” con il titolo ” Atto di indirizzo in merito al mantenimento del consorzio Società della Salute”, è stato approvato all’unanimità dall’attuale amministrazione  PD con l’astensione intimorita dell’opposizione, Assemblea Sanvincenzina e con l’assenza del voto dell’altra lista SiAmoSan Vincenzo, perché assente.

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Per dovere di informazione, prima di continuare questa discussione che vorrà descrivere un progetto fallimentare  e un ennesimo carrozzone, vogliamo ricordare che le “Società della Salute” sono  paragonate a consorzi e la Corte Costituzionale, con sentenza 326 del 2010  ha dichiarato incostituzionali tali consorzi.
La stessa corte ha respinto il ricorso dei legali della Regione Toscana contro la sentenza.
È palese quindi che il sistema SdS dalla Regione Toscana disattende le decisioni di una Corte Costituzionale.
Nel Luglio/Agosto 2012, con un decreto ingiuntivo del Prefetto, si  obbligava la chiusura di questi consorzi.

La Corte dei Conti dichiarava testualmente:
“La fase di sperimentazione delle Società della Salute si deve ritenere conclusa, tuttavia, non sembra che le stesse riescano ad avere un significativo impatto sulla programmazione regionale o sulla distribuzione delle risorse. Si confermano perciò i dubbi già espressi nei precedenti referti sulla funzionalità di queste strutture.”
Ed aggiunge:
“Con riferimento agli aspetti organizzativi, nonostante l’ormai pluriennale esperienza, non sembra che si sia consolidato un modello.
Ad esempio, la partecipazione dei Comuni varia nella percentuale essendo calcolata ora sulla base della popolazione, ora per numero di consiglieri comunali, ora con ulteriori parametri di correzione.

In generale, comunque i Comuni hanno una partecipazione maggioritaria. Anche l’assetto delle giunte esecutive è molto variabile, andandosi da un minimo di 3 membri a oltre 5 membri. Su tale punto sarebbe opportuno avviare una riflessione sui costi di queste strutture, dal momento che è in atto, a livello statale ma anche regionale un complessivo ripensamento dei “costi della politica” che vede interventi anche molto drastici su organismi di governance quali i membri dei CdA delle società comunali partecipate.”
…ed ancora…
“D’altra parte, anche nelle zone ove la sperimentazione è più avanzata i dati di accesso alle strutture ospedaliere non sembrano influenzati, per quanto riguarda la popolazione anziana, dalla presenza dei consorzi stessi.Gli anziani, infatti, continuano a costituire una fetta significativa degli accessi al Pronto Soccorso e dei ricoveri ospedalieri. Inoltre la Regione ha nel 2008-2009 incrementato in modo significativo le risorse destinate alla non autosufficienza, quindi anche eventuali risultati positivi potrebbero non dipendere dall’operatività della struttura della SdS.”

Questo dovrebbe bastare per capire di cosa si tratta.

Ma cosa sarebbero dovute essere le Società delle Salute?

Le Società della Salute nascono come consorzi pubblici di servizi socio sanitari territoriali e sono il frutto di una sperimentazione nel tempo, ma senza una precisa struttura né pianificazione negli interventi sui territori di competenza.

Ma ripercorriamone un pò di storia, a proposito delle SdS…almeno la prossima volta QUALCUNO si spera si faccia un paio di domande su questi ENTI…enti accattivanti (per qualcuno) come il nome che portano.

Nel 2004 l’assessore alla Sanità ed oggi Presidente della Regione Toscana PD Enrico Rossi volle la formazione di 33 Società della Salute, quindi per ogni realtà territoriale della Toscana.
Tali società avrebbero dovuto avere un ruolo di raccordo tra ASL e Enti locali ( Comuni ), ma nella realtà sono risultati essere degli ennesimi enti inutili per i cittadini, utili solo ad aumentare le spese a carico della popolazione e a consolidare il SISTEMA clientelare del centrosinistra in Toscana.
Nel 2010 le Società della Salute sono state dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale e come descritto precedentemente nella “Relazione sulle politiche sanitarie della Regione Toscana 2007-2008”, anche la Corte dei Conti ha posto forti dubbi sulla loro utilità a fronte di costi di gestione rilevanti e ad oggi, a dieci anni dal loro avvio, risultano ancora in via sperimentale, senza essere di fatto diventate mai operative.

Addirittura la SdS Val di Cornia non ha posizionato neanche un Sito Web al pari delle altre SdS componenti dell’ “ESTAV nordovest”.
La rete informativa che avrebbero dovuto costruire sul Web, ad esempio, è vuota e/o con pochi riferimenti, peraltro datati, con messaggi automatici o con riferimenti sempre alle Aziende Sanitarie Locali.
Come menzionato precedentemente, addirittura il sito Web della “SdS Val di Cornia” non esiste.

E allora cosa dire ancora di questi enti inventati a discapito sempre del cittadino che comunque subisce queste decisioni (a proposito, le SdS prevedono due Agorà annuali…per coinvolgere i cittadini, non ci risulta siano mai state effettuate)?

I costi del collegio sindacale e del direttore sono obbligatori. Purtroppo non siamo in grado di darvi cifre esatte per la Val di Cornia, ma possiamo affermare che i costi aggiuntivi per i compensi oscillano tra i 120.000 e i 180.000 euro anno, dipende dall’ambito della SdS.

Insomma alla fine la domanda nasce spontanea:
– Ma l’opposizione di San Vincenzo che sta facendo?
– Ha idea di cosa sia una SdS?
– Ha confutato e ricercato dati prima di astenersi nell’ultimo CC dell’anno appena trascorso?

In conclusione invece di ridurre i costi della politica, alla fine quei pochi soldi che figureranno risparmiati, andranno a coprire carrozzoni come la Societá della Salute.
È il caso dell’ultimo Consiglio Comunale a San Vincenzo, dove da una parte si dichiara (sulla stampa) di aver ridotto le cariche dirigenziali e quindi risparmiato cifre importanti e dall’altra si approva la “SOCIETÀ della SALUTE.

Ultima considerazione: se ci saranno intenzioni di ribattere, siamo qui ad attendere motivazioni e argomenti validi che giustifichino tale ente, i lavori per portare democrazia non hanno intenzione di fermarsi per rispondere a capricci o articoli faziosi.

MoVimento5stelle San Vincenzo

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