LA PISTA di SABBIA: “cronache di un palio”

Ci chiediamo perché chi oggi governa San Vincenzo si ostini a non preservare il bene più importante di questa cittadina: la spiaggia…

Ci chiediamo se sono stati fatti degli studi appropriati per verificare il disastroso impatto che causeranno al bene più prezioso della nostra comunità.

Ce lo chiediamo perché abbiamo il sospetto che una pista di oltre 800 metri e profonda almeno un metro su di una spiaggia, ne comprometterà l’habitat per molto tempo a venire.

Non bisogna essere animalisti o ambientalisti convinti per capire che un palio non sia certo il massimo dell’etica e sostenibilità ecologica.

Una manifestazione dove correranno almeno 32 cavalli su un tracciato non certo leggero per questi poveri animali che dovranno rischiare su una spiaggia dove potrebbe affiorare tufo o altro, delimitata da pericolosi angolari in ferro e barre di plastica.

Una relazione sintetica può riassumere cosa si evidenzia in una manifestazione di questo tipo dove il livellamento e la movimentazione di volumi di sabbia dall’arenile in generale comporta una modifica morfologica dello stesso, la quale determina una diversa risposta all’azione meteomarina.

Qualora sia stato effettuato un abbassamento della superficie, come è avvenuto in questo caso, le mareggiate arrivano più intensamente e più all’interno, incrementando quindi l’azione erosiva e il rischio di danneggiamento a strutture e aree naturali, se presenti.

Il sollevamento e la movimentazione di uno strato di sabbia modifica lo stato del substrato organico e determina impatti sull’ecosistema composto perlopiù da microrganismi e sostanza organica che li nutre.cumoliDiSabbiaConchiliaLe attività di scavo possono anche determinare un danneggiamento della banchina calcarea sottostante.

Ovviamente tali fenomeni risultano molto più gravosi nel caso di tratti costieri naturali, mentre nelle aree “antropizzate” può essere maggiore il danno nei confronti di strutture.

Tuttavia, in quest’ultimo caso, essendo frequentemente presenti muri a difesa delle stesse strutture, può determinarsi un incremento dell’asportazione della sabbia in caso di mareggiate intense, con conseguente arretramento dell’arenile.cumuliSabbia02

cumuliSabbiacumuliSabbia01

Forse si poteva agire in maniera diversa?

Ci siamo chiesti chi è o chi sono coloro che hanno organizzato un Palio riesumato dopo 12 anni.

L’associazione “Palio della costa Etrusca” NON risulta iscritta nell’albo delle Associazioni, o meglio magari sarà stata creata per questa occasione e quindi forse potrebbe risultare presente nell’albo Sanvincenzino dalla metà del 2016. Ma sull’albo on Line del Sito istituzione del Comune di San Vincenzo non è presente.

Nel 2011 uscì ufficialmente la rivista “San Vincenzo il nostro Comune” (pag.25). In quell’occasione vennero elencate TUTTE le associazioni regolarmente iscritte all’albo Sanvincenzino, l’Associazione Palio della Costa Etrusca non era presente.

Essere iscritto all’albo delle associazioni di San Vincenzo comporta il dover sottoscrivere un regolamento varato durante il Consiglio Comunale del 28 Febbraio 2005.

Regolamento che poi non è altro che una parte dello Statuto Comunale attuale e regolarmente caricato sul portale trasparenza del Comune di San Vincenzo:

ART- 57 Formazione dell’albo

“1. Al fine di garantire una collaborazione delle associazioni operanti sul territorio comunale nella realizzazione di interventi rilevanti dal punto di vista dell’utilità pubblica, ed al tempo stesso una verifica sulla loro effettiva capacità di incidenza nella realtà locale, è istituito l’albo delle associazioni. Possono essere iscritte all’albo le associazioni che:

a) dimostrano di svolgere la loro attività sul territorio comunale senza interruzioni almeno da due anni;…”

Il Palio della Costa Etrusca è stato effettuato dal 1995 e fino al 2004.

E se nel 2011 NON ESISTEVA una associazione che si chiamava “Palio della Costa Etrusca”, probabilmente non esisteva nemmeno tra il 1995 e il 2004!

“ART. 74 Ammissione al beneficio economico

1.La Giunta Comunale approva gli indirizzi gestionali preliminari all’erogazione del beneficio economico.

2.La decisione di ammissione al beneficio economico è adottata dal dirigente o responsabile di unità organizzativa a cui sono attribuite le relative risorse finanziarie da parte del piano esecutivo di gestione.

3.Qualora occorra stabilire un ordine di priorità fra più richieste concorrenti in relazione alla limitatezza delle risorse disponibili valgono i seguenti criteri di priorità stabiliti in ordine decrescente:

  1. manifestazioni, iniziative ed attività realizzate nei due anni precedenti;
  2. numero degli iscritti o aderenti;
  3. periodo temporale di svolgimento dell’attività senza interruzioni;
  4. iniziative realizzate nel periodo da settembre ad aprile.”

Si ricorda anche che l'”Associazione dilettantistica Palio della Costa Etrusca”, nel caso in cui questa fosse esistita nel periodo 1995-2004, prima di accedere ai fondi pubblici, avrebbe dovuto dimostrare di aver fatto attività e eventi nei due anni precedenti la richiesta di fondi pubblici. Se quest’ultima fosse stata messa in piedi a metà 2016… sarebbe ampiamente fuori tempo per avere diritto alla sovvenzione comunale per l’evento.

In poche parole si spera non si sia aggirato uno statuto regolarmente approvato… che tra l’altro includerebbe anche altri particolari sulla struttura delle associazioni, come sede, composizione, membri, statuto, ecc. .

Abbiamo messo denaro pubblico in mano a chi non aveva i requisiti per richiederlo ed ottenerlo?

In questo caso non sarebbe colpa del richiedente che sicuramente ne farà buon uso… ma di chi potrebbe non seguire neanche le proprie regole nella gestione dei soldi dei cittadini.

Aspettiamo…! Magari l’Amministrazione Comunale chiarirà questi aspetti presentando regolare documentazione, inclusa una valutazione di impatto ambientale che approvi questa manifestazione così come è stata realizzata.tribunetribune01

la pista04

la pista02

la pista

divisori

Meetup storico SanVincenzo5stelle

Logonew

Una risposta a “LA PISTA di SABBIA: “cronache di un palio””

  1. Penso che sia uno scempio ignobile fatto alla natura e anche pericoloso nel tempo. Le motivazioni dell’articolo, mi sembrano molto valide. E i dubbi anche. Pericolose queste attività sulle spiagge. Specie se prevedono situazioni a venire che potrebbero essere causate dalle mareggiate. In questi posti c’è da stare molto attenti attenti a questo tipo di iniziative. Ma poi: a chi serve? E a cosa serve? per dire che anche in questo comune abbiamo un palio storico? Ma per favore… Una ne fanno, cento ne pensano.

I commenti sono chiusi.