Un camion dietro l’altro…

Il Meetup SanVincenzo5stelle, ha avuto un incontro con il Sindaco di San Vincenzo Sig. Alessandro Massimo Bandini, allo scopo di chiarire la situazione attuale in merito al continuo movimento terra da parte delle società di trasporto, che partecipano alla realizzazione dell’opera di ampliamento del porto di Piombino.

Il Sindaco Bandini ha ricevuto ieri 25 Luglio la nostra delegazione, dimostrandosi disponibile alla nostra richiesta di chiarimenti.
Ma prima di dare le informazioni riguardanti gli ultimi sviluppi su questa opera, vorremmo fornire un pò di dati a tal proposito.
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Circa 450 camion trasportano oltre 9000mc tra massi e polveri estratti dalle cave di Campiglia, questo ogni giorno. Buona parte dei mezzi risultano datati in modo evidente e non rispettano certo l’ambiente e la salute del cittadino, mezzi che con un consumo di circa 1 l/gasolio ogni 3/4 Km, immettono in aria almeno 4 kg di NOx al giorno totali A/R dalle cave di Campiglia al porto di Piombino, questo se dovessimo calcolare questo inquinante, sulla normativa europea in fatto di “Riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli leggeri”.
Infatti dalla suddetta normativa, si evince che con un’accreditata possibilità di arrivare fino a 180 mg/Km di ossidi di azoto (NOx), su un Euro 5, si tenta di abbattere i valori di inquinamento da trasporto di mezzi leggeri.
Per i mezzi da trasporto pesante invece, ( come è il nostro caso, cioè camion per trasporto di inerti da cava ), UE ha visto bene di complicare il calcolo che definisce la misurazione dell’impatto ambientale e su biosfera che questo tipo di vetture a trazione diesel apporta, cambiando l’unitá di misura da mg/Km a g/KWh.

A questo punto aumenta notevolmente la complessità del calcolo che richiede:

– lunghezza e tipo di tragitto (non c’è uno standard, immaginiamo un tragitto cittadino),
– potenza massima del motore e regime medio durante il tragitto (questo è un valore largamente di massima, il regime infatti varia molto in funzione del tipo di manto stradale, pessimo in Italia, del traffico, del carico, etc.),
– velocità media
– tempo di percorrenza

Per darvi un’idea di come quei 4 Kg di NOx risultino insufficienti per la nostra situazione/calcolo, basti pensare che a pari condizioni anche in altri casi (velocità media, tragitto, etc.),  si evince che il peso sull’ambiente di un Bus, ad esempio, equivale a una trentina di auto Diesel di “pari categoria”… ma se si fossero distinte più finemente le condizioni, le auto avrebbero vinto con ancora maggiore distacco…a voi la conclusione.

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:32009R0595

Gli ossidi di azoto sono considerati sostanze inquinanti dell’atmosfera e si ritiene che aggravino le condizioni dei malati di asma o comunque dei soggetti sensibili nelle vie respiratorie. Alcuni di essi in presenza di radiazione solare possono reagire con l’ossigeno formando ozono e altri composti del cosiddetto smog fotochimico, questo procedimento aumenta se in presenza anche di idrocarburi incombusti  HC.
I fumi di scarico degli autoveicoli contribuiscono enormemente all’inquinamento da ossidi di azoto (NO); la quantità di emissioni dipende dalle caratteristiche del motore e dalla modalità del suo utilizzo (velocità, accelerazione, ecc.).
In generale, la presenza di NO aumenta quando il motore lavora ad elevato numero di giri  come su arterie urbane a scorrimento veloce, autostrade, ecc..

Gli ossidi di azoto si possono ritenere fra gli inquinanti atmosferici più critici, non solo perché il biossido di azoto in particolare presenta effetti negativi sulla salute, ma anche perché, in condizioni di forte irraggiamento solare, provocano delle reazioni fotochimiche secondarie che creano altre sostanze inquinanti (smog fotochimico), queste in particolare sono precursori dell’ozono troposferico e della componente secondaria delle polveri sottili.

Ma non solo…

L’infinito impoverimento delle colline di Campiglia resta ancora più duro da accettare se si pensa che un riempimento poteva essere realizzato in buona parte anche a Km. zero, favorendo la produzione di Conglomix dall’impianto TAP di ASIU, che anche a causa di boicottaggio, rischia un tracollo economico.

Quindi inquinamento ambientale, rischio per il cittadino e per il turista che arriva nella nostra Val di Cornia ( oltre 850 viaggi tra Campiglia e Piombino), consumo indiscriminato delle colline e ricaduta sulle tasche dei cittadini, il tutto causato da una società partecipata dai Comuni della Val di Cornia.

Ma dal 1  al 31 Agosto, ci informa il Sig. Sindaco Alessandro Bandini, le corse di questi mezzi scenderanno drasticamente a causa di un protocollo di intesa tra Comuni della Val di Cornia, quindi anche San Vincenzo, Authority Portuale e Aziende interessate al completamento e riempimento del porto, tra le quali SALES.
I viaggi si ridurranno da circa 450 a 150 corse/giorno.
A Settembre, dovrà essere trovata una soluzione per cercare di regolamentare ancora il transito dei Veicoli pesanti diretti al Porto di Piombino, dalle Cave di Campiglia, perché la scorribanda di automezzi pesanti tornerà ai livelli odierni.

Il Sindaco Bandini, ammette che la riduzione è dovuta anche al periodo di ferie dell’aziende e degli svariati padroncini che fortunatamente coincide col mese di vacanza di molti turisti che si affacciano sulla nostra costa degli etruschi.

La VIA/VAS n. 478 del 18/09/2012 è stata fatta unilateralmente da Regione e Governo, bypassando i Comuni interessati al percorso dei mezzi pesanti e crediamo che abbia preso in considerazione solo i lavori al porto di Piombino e non il resto della realtà della Val di Cornia, continua il Sindaco Bandini.

Con molte probabilità, il futuro percorso dei trasportatori di inerte, sarà da Via delle Caldanelle per arrivare a Piombino mentre per il ritorno sfrutteranno il tragitto di sempre.
Da notare che l’area delle Caldanelle è una zona sensibile, in quanto ci sono insediamenti agricoli e strutture turistico ricettive. Abbiamo anche il sospetto che ancora, tali insediamenti, non siano stati messi a conoscenza di questo piano B, quindi ci potremmo aspettare delle contrarietà da parte degli abitanti della campagna limitrofa alla strada delle Caldanelle.

I lavori o meglio i viaggi dei camion, dovrebbero terminare, nelle più ottimistiche previsioni in Ottobre, per l’ultimazione del porto di Piombino invece, intorno a Aprile 2015.

Insomma le Amministrazioni Comunali hanno il dovere di tutelare il nostro ambiente e se non si può più, ormai,  evitare la realizzazione di questo lavoro, ci aspettiamo che si faccia il possibile, vigilando  su questa opera che ancora una volta costerà alla comunità.
Costerà in termini di salvaguardia dell’ambiente e qualità della vita per il cittadino, non dimenticando il danno economico perpetrato ai danni di una delle partecipate della nostra Val Di Cornia, a causa di scelte politiche e a  favore dei soliti noti.

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