“Guerra per l’acqua…ma non siamo in Africa”

Acqua…un bene di tutti!!
Frase scontata, forse retorica, che sembra però non rispecchiarsi nella limpidezza della gestione di ASA.

Si è svolto ieri sera 17 Settembre, a Piombino, il secondo tavolo di lavoro su “ACQUA e il continuo tentativo di fare RETE”, dove sono stati affrontati due temi principali: rimborsi da mancati servizi di depurazione da parte di ASA e la richiesta sempre di ASA di far pagare ai cittadini investimenti pregressi. Quest’ultimi in 9 rate da spalmare sulle bollette degli utenti a fronte dell’ultimo decreto dell’ AiT n. 40 del 30 giugno 2014 – “Applicazione metodo tariffario idrico per la riqualificazione e il riconoscimento delle partite pregresse”

water manager

Ci sono stati contributi importanti da parte di molti cittadini che hanno partecipato all’incontro.
Sarà creato un evento per informare e rimarcare il fatto che l’acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere.

Dal canto nostro abbiamo evidenziato il fatto che potrebbe risultare utile un’ azione rappresentata da un legale, ad indicare come descritto negli art. 6 e 7 del decreto Ministeriale 30 Settembre 2009, con rimandi all’art.152, commi 2 e 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 nell’ipotesi di inadempienze del gestore agli obblighi che derivano dalla legge. Vi si evince la possibilità di una richiesta di intervento di organismi garanti come Regione e/o addirittura il Ministero dell’ambiente stesso, a monitoraggio della situazione rimborsi ( anche se alcune parole nel decreto lasciano ad una interpretazione borderline che ASA prontamente rivolge a suo favore e dove in pratica il gestore si appella per avvalorare il fatto che servirebbe comunque una domanda ).

Stiamo vivendo una vera e propria guerra per l’acqua e non ci si riferisce al terzo mondo o paesi sottosviluppati, dove l’accesso all’acqua può essere anche pericoloso, ma all’Italia, dove come detto all’inizio ASA e come probabilmente altri gestori idrici Toscani, richiederanno e pretenderanno, il pagamento in 9 comode rate, il rimborso dagli utenti a fronte di investimenti già probabilmente ammortizzati e abbondantemente ripagati dalla comunità.

Insomma da una parte richieste di rimborso su investimenti dubbi, visto la situazione in cui versa la rete di distribuzione idrica, che è certamente datata e con scarsa, se non inesistente manutenzione…dall’altra la pressione degli investitori privati che pretendo il loro introito.

Un episodio significativo, accaduto oggi, 18 Settembre a San Vincenzo, dove in buona parte di via del Castelluccio è stata sospesa la fornitura di acqua, sembra a causa di alcuni mancati pagamenti, tagliando fuori dal diritto di usufruire di un bene che dovrebbe essere pubblico circa 50/60 famiglie, tra le quali sembra che ci fossero utenti in regola con i pagamenti…ma alle lobby dei privati questo non interessa.

Cosa possiamo fare?

Informare, questa è la prima cosa da portare avanti.

Nei Consigli Comunali ad esempio, possiamo richiedere agli interlocutori di ASA, quindi alle Amministrazioni Comunali, di sapere cosa stà facendo il Consiglio di Sorveglianza ASA nominato nel 2013 e che avrà un mandato di 3 anni.
Questo organo risponde SOLO ai soci di ASA, quindi ai Comuni.

IL COMUNE PUO’ chiedere ad ASA i documenti compilati del Consiglio di Sorveglianza del gestore idrico.
Anche se l’accesso è precluso ai soli documenti istituzionali, ma non ai progetti, i Consiglieri Comunali possono chiedere visione dei rapporti del Consiglio di Sorveglianza attraverso mozioni, interrogazioni, richieste, anche periodiche, all’Amministrazioni Comunali.

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Nei prossimi giorni, a Piombino sarà tenuto un banchetto informativo, dove sarà possibile compilare le richieste di rimborso degli oneri da mancata depurazione, informeremo degli orari e modalità.

Per il resto, la lotta in prima linea è indispensabile; stiamo veramente perdendo ogni diritto su tutto, non solo sull’acqua, ci stanno riservando il medesimo trattamento anche sul cibo, sull’aria che respiriamo, sulla qualità della vita e molto altro…e il pensiero non può che andare ai posteri.

MoVimento5stelle San Vincenzo

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