Area Feste San Vincenzo – Workshop COB, Canapa, Bambù e Energie Rinnovabili

( argilla, sabbia, paglia, e bio-architettura )

E’ stata  posta all’attenzione del sig.Sindaco la nostra proposta di riqualificazione dell’Area Feste, sita in zona impianti sportivi, San Vincenzo. Tale proposta sarà valutata dall’ Amministrazione Comunale, nei prossimi giorni.

INTRODUZIONE

Il modello di abitare e lo studio della scienza locale, sviluppatasi nell’ambito del Mediterraneo, nelle zone aride, si inserisce nel dibattito culturale attuale sulla sostenibilità ambientale e sullo sviluppo di modelli responsabili per la progettazione architettonica e la pianificazione urbana e territoriale.

Partendo da esperienze vicine ma non solo, si è cercato di delineare un quadro generale e di effettuare una valutazione sui modelli diffusi, sulle materie principali, sugli aspetti culturali, alcuni dei quali tendono a circoscrivere il concetto di sostenibilità al solo contesto ambientale, mentre altri tendono ad ampliare questo concetto sul piano sociale economico e culturale.

 MOTIVAZIONI

L’attività̀ edilizia come la intendiamo oggi si applica attraverso l’inarrestabile consumo del territorio, l’alto consumo energetico e le emissioni in atmosfera ad esso connesse. Questa edilizia insostenibile ha un ingente impatto sull’ambiente, ciò inevitabilmente si ripercuote nel lascito dello stesso, alle generazioni future.

L’attento utilizzo delle risorse del nostro pianeta dovrà diventare un tema sempre più̀ accuratamente seguito. Per produrre l’energia necessaria alla nostra vita ed al nostro benessere, utilizziamo risorse naturali che si esauriranno in un prossimo futuro e già questo dovrebbe spingerci ad un uso razionale e ad un consumo il più possibile senza sprechi. E’ l’idea di un modo “antico” e/o eco-sostenibile di realizzare e concepire una costruzione,  partendo da un’area immersa nel verde.

Questo non potrà non coinvolgere la cultura ma anche il turismo che si troverà coinvolto  in un sistema virtuoso a cui si dovrà aggiungere il nuovo sistema di edilizia sostenibile, un progetto fuori dai nostri schemi usuali, ma che sempre più realtà stanno testando con successo. In pratica la qualità del pensiero e la ricerca attenta con conseguente contro-tendenza, potrà coinvolgere il turista che cerca una cittadina impegnata nel problema ambientale.

Costruire in un’area con materiali edili sostenibili, innovativi, sotto il punto di vista dell’uso ritrovato degli stessi, potrebbe altresì incentivare un interesse culturale e quindi  ad avere un prolungamento della stagionalità. Potrebbe aiutare il nostro Paese a collocarsi in quella fascia che contraddistingue sempre più i Comuni virtuosi, sostenibili e attenti all’uso della biosfera, puntando sulla qualità della vita dei propri cittadini e visitatori.

foto 1 (2)

OBBIETTIVI

La proposta si prefigge di proporre l’idea di realizzare un workshop in bio-edilizia, sistema ampiamente diffuso oggi e sfida non impossibile quella di proporre costruzioni di locali in armonia con la natura e quindi ad impatto ambientale praticamente zero, abbinate ad una sostenibilità energetica che risponda alle esigenze di ogni tipologia di stabile dell’area interessata.

Un workshop si identifica in un breve corso i cui partecipanti vengono coinvolti dal conduttore ( o facilitatore ) in una serie di attività̀ mirate all’acquisizione di concetti o capacità attraverso un approccio il più̀ possibile operativo.

L’obbiettivo comunque è usare uno strumento come un Workshop per creare dinamiche socio economiche, che lascino in eredità  gestione integrata,  sinergia dei materiali, sostenibilità ambientale, tendenza alla riqualificazione dell’esistente, formazione, turismo alternativo,  destagionalizzazione e visibilità.

DESTINATARI

Lo spirito del Workshop è, in questo caso,  raccogliere metodi e incorporare didattica e apprendimento dalla stessa attività. In questo caso, operatori del settore edili, architetti ma anche geometri, scuole e studenti che volessero apprendere il metodo in argomento del workshop, curiosi o chi anche avesse idea di intraprendere una attività di autocostruzione di case in COB e materiali ecosostenibili.

Non ultime le imprese di settore che volessero intraprendere una attività dimenticata o superata a favore dell’uso di materiali come calcestruzzo, mattoni, ecc. .

Il destinatario finale saranno, comunque i cittadini, che ritroveranno un area verde realizzata con criteri innovativi, sostenibili e nel contempo riqualificanti per la cittadina.

ATTIVITA’ e RISULTATI ATTESI

Il progetto di Workshop può rientrare in molti ambiti sociali e includersi in sistema partecipativo molto ampio. Il coinvolgimento in un Workshop può avere fini didattici, ma anche pratici, può aiutare ad aprire nuove frontiere del lavoro in forma sostenibile, alternativo, ritrovato.

La partecipazione è importante per sentirsi parte di una comunità e un progetto che unisca per diversi scopi ha certamente un valore nella costruzione di tessuto sociale e in questo caso il ripristino di un area per feste paesane, ha certamente un plus valore non solo simbolico, ma anche pratico.

L’idea di coinvolgere anche le scuole primarie, è importante per il raggiungimento della conoscenza che oggi si deve avere se decidiamo di dare una mano all’ambiente (a noi stessi) e riscoprire tecniche antiche che ci aiutavano effettivamente a vivere in stretto contatto con la natura.

Un Workshop con argomento COB e Rinnovabili, sarà certamente un evento lungimirante che darà inevitabilmente risalto alla cittadina che produrrà tale iniziativa.

PERIODO e LUOGO

L’ iniziativa potrebbe anche essere suddivisa per obbiettivi, anzi tale modalità darà una longevità ai sotto-progetti legati al Workshop in oggetto. Il luogo: Area Feste – zona impianti sportivi San Vincenzo ( LI )

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Area Feste San Vincenzo – Workshop COB,  Canapa, Bambù e Energie Rinnovabili

( argilla, sabbia, paglia, e bio-architettura )

Mentre la bio-architettura si evolve verso nuovi insperati connubi tra stile naturale e risparmio energetico, c’è chi ritorna ad antichi metodi di costruzione come il cob, termine inglese per definire il materiale a base di argilla, sabbia, paglia e acqua, che di solito viene impiegato nella costruzione dei forni.

 Sono sempre di più i fautori del design ma anche del costruire eco-sostenibile che impiegano questo materiale per soluzioni ibride, realizzando interni ( ma a seconda della latitudine, anche esterni ) che non conoscono spigoli e linee rette.

ALLEGATO I

« La fabbricazione colla sola terra senz’altri materiali, né altro cemento, vale a dire senza pietra e calcina, consiste unicamente nella mano d’opera, ed è presso a poco una imitazione perfetta della natura. »

Giuseppe Del Rosso, “Dell’economica costruzione delle case di terra”. Opuscolo diretto agli industriosi possidenti e abitatori dell’agro toscano. Da un Socio della R. Accademia de’ Georgofili di Firenze. Firenze 1793 presso J.A. Bouchard

Premessa

[KEY WORDS] – PS – piano strutturale:

L’Italia è il primo produttore in Europa (la seconda è la Spagna), e tredicesima nel mondo: si stima che nel 2009 si siano prodotte 36 milioni di tonnellate di cemento, pari a circa 601 kg per abitante. La produzione mondiale, sempre nel 2008, è stata di 2,83 miliardi di tonnellate, ossia circa 450 kg pro capite. Se guardiamo il piano strutturale a San Vincenzo possiamo notare che nonostante molti buoni propositi, la frase ” consumo del suolo zero ” , rimane ancora una bandiera da usare per propaganda. Ci sono modi invece per non fermarsi al “non costruire più”, aprendo il concetto a soluzioni diverse, senza bisogno di inventarsi nulla.

[KEY WORDS] – Concetti su sostenibilità ambientale e Info su inquinamento da cemento:

” Ogni secondo l’Italia perde 8 m quadri di terra “.. mai frase fu più reale.

foto 2 (1)

L’attività̀ edilizia come la intendiamo oggi si applica attraverso l’inarrestabile consumo del territorio, l’alto consumo energetico e le emissioni in atmosfera ad esso connesse.

Questa edilizia insostenibile ha un ingente impatto sull’ambiente, ciò inevitabilmente si ripercuote nel lascito dello stesso, alle generazioni future. L’attento utilizzo delle risorse del nostro pianeta dovrà diventare un tema sempre più̀ di attualità̀.

Questo perché̀ per produrre l’energia necessaria alla nostra vita ed al nostro benessere, utilizziamo risorse naturali che si esauriranno in un prossimo futuro e ciò̀ ci dovrebbe spingere ad uso razionale e ad un consumo senza sprechi.

L’Italia, che comprende l’1% degli abitanti del pianeta, consuma il 2% dell’energia mondiale ed è un paese caratterizzato da una bassa intensità̀ energetica, la minore fra i grandi paesi industrializzati. Il fabbisogno totale annuale di energia è oggi di circa 190 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) ed aumenta di circa l’1% all’anno.

Ogni anno intorno alla metà di agosto suona il campanello d’allarme di Global Footprint Network, l’associazione che stima il giorno in cui finiamo le risorse ecologiche prodotte per l’anno intero. foto 3 (1)

Per il 2014,è il 19 Agosto, l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui il fabbisogno umano di risorse eccede la capacità rigenerativa del pianeta: in otto mesi abbiamo consumato tutti i beni “a disposizione”, quindi da oggi fino alla fine dell’anno stiamo consumando oltre quanto ci potremmo permettere.

Secondo i calcoli che Global Footprint Network faceva nel 2012, per rinnovare le risorse che bruciamo nel corso dei 12 mesi ci vorrebbe almeno un pianeta e mezzo: “Di questo passo, prima della metà di questo secolo, ogni anno consumeremo il quantitativo di risorse prodotto da due pianeti”.

Questa considerazione non deve indurre un atteggiamento di trascuratezza nei confronti dei problemi energetici in quanto l’Italia importa l’84% dell’energia che consuma ed è contemporaneamente un paese ambientalmente fragile.

Un altro dato da prendere in considerazione è quello fornito dall’ENEA al Congresso ICMQ (SAIE Bo 2005) sulla certificazione energetica degli edifici ed emerge nettamente che fra i tre settori principali dell’economia, industria, trasporti, residenziale-terziario, il settore più impattante in termini di consumi energetici è quello residenziale con il 41%, valore in crescita secondo i dati riportati dal “libro Bianco dell’ENEA  “.

Infatti secondo quando attestato dal documento, i consumi del 2004 che riguardano nel complesso la costruzione e la ristrutturazione degli edifici, in termini di energia primaria è pari a circa 190 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) che è salito dal 41% al 45 % del fabbisogno nazionale, con un tasso dell’1% annuo di aumento.

Per meglio comprendere il consumo di energia nel settore edile bisogna tenere presente che la costruzione di una abitazione costa 5 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) di energia; la stessa energia viene consumata mediamente in 5 anni per il solo riscaldamento, ed in 3 considerando tutti i consumi della gestione.

Nell’esempio sotto descritto, si analizza l’impatto ambientale tra due tipi di copertura, una in legno lamellare e l’altro in cemento armato prefabbricato:

statistica

Le differenze sono evidenti nonostante nelle molte considerazioni di aziende specializzate si tenti di giustificare, ad esempio, il calcestruzzo, enunciando che analizzandone solo gli aspetti inerenti all’ambiente è evidente che l’impatto è sicuramente insostenibile, se non vengono considerati anche gli aspetti economici e sociali.

[KEY WORDS] – Aspettativa turistica, visite scolastiche, innovazione edilizia, comune virtuoso:

L’idea di ritorno ad un modo di costruire e concepire una costruzione,  partendo da un’area immersa nel verde, può certamente attirare il turismo, coinvolgendolo, in un sistema virtuoso a cui si deve aggiungere un nuovo sistema di edilizia sostenibile, un lavoro che si identifichi come diverso dal solito e fuori da molti schemi usuali. In pratica la qualità del pensiero e la ricerca attenta con conseguente contro-tendenza, può coinvolgere il turista che cerca una cittadina interessata al problema ambientale.

Costruire un’area con materiali edili sostenibili, innovativi, sotto il punto di vista dell’uso ritrovato degli stessi, potrebbe altresì incentivare un turismo alternativo e portare ad avere un prolungamento della stagionalità, ma anche a collocarsi in quella fascia che contraddistingue sempre più i Comuni virtuosi, sostenibili e attenti all’uso della biosfera, incentivando la qualità della vita dei propri cittadini e visitatori.

La didattica come uno degli scopi di tale opera, a nostro avviso, contiene un valore aggiunto e inizializza lo spunto per una rinascita di tecniche dimenticate, che in altri Paesi sono l’unico modo di costruire un posto in armonia con la natura e l’uomo.

In un Mondo consapevole e cosciente, una Terra perfetta, il connubio tra uomo e natura, a partire dalla prime stanzialità dell’uomo, la costruzione di ripari, luoghi, capanne, ha segnato una parte di storia nella sopravvivenza dell’homo Habilis e fino all’ homo Sapiens, dove sinergia tra abitante e terra ha dato la possibilità all’umanità di tramandare la sua eredità su questo pianeta, nei milioni di anni.

Quindi se ci chiediamo se un progetto simile può valere a livello didattico per molti studenti, la risposta è scontata.

[KEY WORDS] – Risparmio energetico e PeR – Parco delle Energie Rinnovabili: 

Vicino ad un’idea innovativa come quella di workshop in bio-edilizia, una sfida come quella di proporre costruzioni di locali in armonia con la natura e quindi ad impatto ambientale praticamente zero, si affaccia l’idea di abbinare una sostenibilità energetica che risponda alle esigenze di ogni tipologia di stabile dell’area interessata.

foto 3Partendo da questo presupposto, consapevoli di quanto sia oggi importante la produzione di energia da fonti rinnovabili, uno dei primi sistemi energetici sostenibili per l’ambiente, da installare su locali creati con tecniche edili a impatto zero, è la produzione esclusiva di acqua riscaldata con solare termico; il micro-eolico dislocato intorno all’area e al servizio esclusivo del parco con area adibita alla ricarica di mezzi di locomozione elettrici e una zona di produzione di compost verde; il fotovoltaico in ultima istanza, ha certamente un alto valore in termini di efficienza energetica e in favore della causa ambientale, esso può rivestire un ruolo importante nella produzione di potenza rinnovabile, in abbinamento al parco micro-eolico.

L’installazione di un’ ALBERO dell’ACQUA, al centro del sistema, ha simbolicamente un peso ed un valore su tutta l’area, dove ci si deve prefiggere l’inderogabile rigore e attenzione ai problemi dell’ ambiente e del cambiamento climatico che sta interessando il nostro tempo. Completa l’allestimento del perimetro, un pannello informativo che in tempo reale, mostra a display, la produzione di energia e il risparmio in termini di immissione di CO2 nell’atmosfera.

Questo per rimarcare l’interesse a contribuire alla realizzazione del progetto “strategia europea “20-20-20” che consisterebbe nella riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990, la diminuzione del consumo di energia del 20% rispetto ai livelli previsti per il 2020 grazie ad una migliore efficienza energetica e il raggiungimento del 20% di quota di energia ricavata da fonti rinnovabili sul consumo totale.

[KEY WORDS] – Da cosa nasce l’idea di Worshop:  

Il termine workshop identifica un breve corso i cui partecipanti vengono coinvolti dal conduttore ( o facilitatore ) in una serie di attività̀ mirate all’acquisizione di concetti o capacità attraverso un approccio il più̀ possibile operativo. Spesso, seminari e corsi vengono progettati allo scopo di modificare le convinzioni e il modo di agire su un dato argomento.

Infatti, l’approccio più̀ comunemente usato ( fatto di presentazione formale, domande dal pubblico, eventuale discussione in piccoli gruppi e relazione all’assemblea riunita ) spesso consente di ottenere poco più̀ che una conferma dello status quo, ottenendo lo stesso credito di un vecchio parente affabile ma noioso.

Tuttavia, sappiamo che in generale si apprende meglio quando si è attivi piuttosto che passivi, quando ci si assume la responsabilità̀ delle proprie idee e si può discutere in gruppi di dimensioni tali che ciascuno senta di partecipare alla formulazione di qualcosa di nuovo.

Questo lavoro descrive il metodo del workshop: un metodo che incorpora i suddetti principi didattici, generando al tempo stesso nuove sfide, se non altro perché́ porta alla luce quei processi creativi e innovativi dai quali la vecchia formula ci teneva accuratamente lontani.

Come strutturare un Workshop

  • A chi  è rivolto

Lo spirito del Workshop è, come anticipato sopra,  raccogliere metodi e incorporare didattica e apprendimento dalla stessa attività. In questo caso, operatori del settore edili, architetti ma anche geometri, scuole e studenti che volessero apprendere il metodo in argomento del workshop, curiosi o chi anche avesse idea di intraprendere una attività di autocostruzione di case in COB e materiali ecosostenibili. Non ultime le imprese di settore che volessero intraprendere una attività dimenticata o superata a favore dell’uso di materiali come calcestruzzo, mattoni, ecc. .

  • Durata

La durata dovrà essere stabilita in fase di programmazione Workshop ed ovviamente compatibile con la progettazione dei lavori nell’area. Essenzialmente sarà previsto un calendario e un tempo di iscrizione. L’idea è di creare diversi Workshop per le varie tipologie di costruzione, probabilmente anche in fase alterne, anche se la messa in opera di stabili in paglia, bambù, terra cruda, hanno tempiste più brevi rispetto ad una costruzione non eco-sostenibile.

  • Dove e quando

A San Vincenzo – Area Feste; il calendario sarà pubblicato una volta approvato il progetto definitivo e discusso con gli allestitori del Workshop.

  • Modalità di partecipazione

La quota di partecipazione sarà stabilita una volta sviluppato il progetto e in accordo con gli organi interessati allo sviluppo di tale attività. Anticipatamente, verrà stabilità una cifra per categoria, saranno esenti dal contributo, studenti delle scuole elementari e media inferiori e nella misura stabilito una quota partecipativa per studenti delle superiori. All’interno della quota, potrà essere incluso, CORSO, PRANZO, BREAK e MATERIALE DIDATTICO.

La quota NON comprenderà nessuna assicurazione contro infortuni o danni a persone e cose. Per l’iscrizione sarà necessario compilare un modulo OnLine ed effettuare un bonifico, l’iscrizione sarà valida dopo notifica di bonifico e sarà possibile recedere dal Workshop, fino a sette giorni prima dell’inizio attività. Sarà possibile recuperare una quota percentuale, che sarà stabilita in fase di programmazione corso. Oltre tale termine, il partecipante dovrà pagare la totalità dell’importo, quindi non ci sarà restituzione della somma versata. Sarà possibile anche stipulare una polizza assicurativa, che coprirà tutto il periodo di attività attorno all’area. L’importo di tale polizza ha un costo aggiuntivo rispetto alla quota dell’ Workshop/s.

  • Info e iscrizione

Sarà fornito ufficio, email e numeri delle persone competenti e responsabili Workshop.

  • Docenti e calendario corsi

Saranno fornite indicazioni su docenti e reso noto il calendario dei corsi, dopo avvenuta approvazione del progetto.

Perché l’idea di Workshop ristrutturativi di un’Area Pubblica adibita a feste paesane, sagre, eventi

lavoro con argilla

Il progetto di Workshop può rientrare in molti ambiti sociali e includersi in sistema partecipativo molto ampio. Il coinvolgimento in un Workshop può avere fini didattici, ma anche pratici, può aiutare a aprire nuove frontiere del lavoro in forma sostenibile, alternativo, ritrovato.

La partecipazione è importante per sentirsi parte di una comunità e un progetto che unisca per diversi scopi, ha certamente un valore nella costruzione di tessuto sociale e in questo caso il ripristino di un area per feste paesane, ha certamente un plus valore non solo simbolico, ma anche pratico.

L’idea di coinvolgere anche scuole primarie, è importante per il raggiungimento della conoscenza che oggi si deve avere se vogliamo dare una mano all’ambiente (a noi stessi) e riscoprire tecniche antiche che ci aiutavano effettivamente a vivere in stretto contato con la natura.

Un Workshop con argomento COB e Rinnovabili, sarà certamente un evento innovativo per la cittadina che produrrà tale iniziativa.

In un tale evento, manifestazione, c’è aspettativa per un futuro migliore, quindi ne verrà attenzione per le opere che verranno costruite.

Potrà completare l’opera, un sistema di auto-sostentamento energetico elevato, dove micro eolico, solare termico, fotovoltaico, alimenteranno l’area, risparmiando da uno scambio sul posto di energia elettrica, guadagnando una ingente riduzione di immissioni di CO2 in ambiente.

Negli allegati I e II si trovano rispettivamente: ( download )

MoVimento5stelle San Vincenzo

logosanvincenzo5stelle