Una moneta alternativa valida e a forte partecipazione cittadina.
Questo dovrebbe essere in ogni programma elettorale Amministrativo, perché oggi, più che mai c’è bisogno di ritrovare solidarietà in quello che facciamo tutti i giorni.
Lo SCEC è questo, una moneta complementare all’EURO, che funziona insieme a quest’ultimo, ma a differenza dell’attuale moneta comunitaria, che viene stampata dalla banca dell’UE e serve principalmente per la circolazione monetaria tra gli Stati membri, lo SCEC punta la sua forza sulla circolazione localizzata a determinate aree e centri urbani aggregati.
La “moneta” SCEC funziona tecnicamente come un buono sconto, cioè deve essere utilizzato insieme agli euro in percentuale e certifica graficamente, con un titolo al portatore, lo sconto, il dono che i cittadini si riconoscono reciprocamente.
Il Dono che i cittadini si riconoscono reciprocamente fa parte del progetto che Arcipelago SCEC stà proponendo un po’ in tutta Italia e dietro richiesta specifica di persone interessate.
Dono, perché lo SCEC tenta di far riscoprire quel senso del sociale, la collaborazione, l’aggregazione che era una volta nei villaggi e aree rionali, dove le persone si riconoscevano e il favore, lo scambio commerciale e l’acquisto, aveva anche un valore popolare.
Tutto questo è stato perso con la globalizzazione e la spinta multinazionale, l’Euro ha fatto il resto.
Lo SCEC punto essenzialmente a valorizzare lo sconto che il commerciante effettua nei confronti di un cittadino, di un cliente, rispetto al valore intrinseco che detiene il pezzo di carta che stiamo andando a scambiare.
Essendo rispendibile la sua circolarità non si ferma mai: ad ogni passaggio di mano crea ricchezza, potere di acquisto e fa si che anche l’euro continui a circolare nel territorio insieme allo SCEC.
Gli euro che spendiamo nelle multinazionali e nella grande distribuzione prendono il volo per paesi esteri nella migliore delle ipotesi se non addirittura in paradisi fiscali, sottraendo in questo modo il denaro alle famiglie e aziende locali.
Viceversa, tornando a fare gli acquisti nelle nostre aziende con lo SCEC, anche gli euro rimarrebbero nel territorio continuando così a circolare tra di noi.
Attraverso un semplice atto di solidarietà, come la riduzione del prezzo, si aiuta tutta la comunità, aiutando se stessi. Utilizzando lo SCEC si aiutano le nostre aziende, si ha maggiore potere di acquisto, si trattiene la ricchezza nel nostro territorio.
Nel progetto, è palesemente favorito un sistema di vendita a Km Zero, incremento del prodotto locale e piccoli negozi di ogni genere.
Una Amministrazione a 5stelle favorirà il Progetto Arcipelago SCEC, sempre e si farà promotrice dell’uso dello stesso per il bene dei cittadini e nella speranza che lo SCEC aiuti una piccola ripresa economica locale, attraverso promozione della moneta alternativa e incentivi al suo uso, ma anche sperando che il valore sociale trasmesso, aiuti a superare fasi difficili quotidiane, riportando speranza e consapevolezza, rimarcando che dall’unione di intenti e principi, anche in crisi di attuale entità, l’unione fa sempre la forza.
MoVimento5stelle San Vincenzo
