Il reddito di cittadinanza si inserisce in mezzo a quei valori essenziali che il MoVimento5stelle ritiene indispensabili per lo svilippo dell’uomo che vive di una civiltá consapevole e dove il lavoro non deve essere una condizione di estrema societá, ma un investimento per il futuro della società.
L’attuazione di tale supporto al cittadino, sará possibile recuperando circa 20 miliardi di euro, risparmiano, recuperando eliminando, spese inutile dell’attuale governo.
Avrá un valore tra 600€ e 1000€ netti a persona, potranno usufruirne tutti i cittadini disoccupati a zero euro e sarà prevista una integrazione per i redditi/pensioni che non arrivano a tale soglia.
Il reddito di cittadinanza proposto dal MoVimento, è basato sul riordino dei centri per l’impiego che dovranno dare almeno tre possibilità
congrue al curriculum della persona disoccupata, di accettare un lavoro.
Il reddito di cittadinanza é presente nella maggior parte degli stati europei , in Gran Bretagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Austria , Norvegia, Danimarca; Portogallo e la Spagna stanno preparando una formula per attivare il reddito minimo garantito a livello nazionale, perché prima erano le singole regioni a occuparsi direttamente dei sussidi.
Da questo quadro, si evince come siano rimaste, tra i primi 15 stati membri dell’Unione Europea, solamente la Grecia e l’Italia a non essersi adeguate alle disposizioni dell’Unione stessa.
Il sociologo tedesco Erich Fromm scrisse un saggio sul reddito minimo garantito, “The Psychological Aspects of the Guaranteed Income“, in cui ne analizzava le valenze e i rischi. In un passo, ne sottolinea l’importanza così:
– La considerazione più importante a favore dell’accettazione del concetto, è che tale reddito può aumentare in maniera cospicua la libertà dell’individuo. […] Un reddito minimo garantito, che diviene possibile nell’era dell’abbondanza economica, permetterebbe finalmente di liberare l’uomo dalla minaccia della morte per fame, rendendolo così davvero libero e indipendente dal ricatto economico. Nessuno si troverebbe costretto ad accettare condizioni di lavoro soltanto perché altrimenti correrebbe il rischio di essere ridotto alla fame, e un uomo o una donna di talento o ambiziosi potrebbero imparare nuove discipline, preparandosi a una professione di tipo nuovo. Una donna potrebbe lasciare il marito, un adolescente la famiglia. La gente potrebbe imparare a non avere più paura, dal momento che non deve più temere la fame. Il reddito minimo garantito, non soltanto farebbe della libertà una realtà anziché un mero slogan, ma costituirebbe l’attuazione di un principio profondamente radicato nella tradizione religiosa e umanistica dell’Occidente, che suona: ” l’uomo ha comunque il diritto di vivere!”
Tale diritto di vivere, di disporre di cibo, ricovero, assistenza sanitaria, istruzione, eccetera, è intrinseco all’essere umano e non può venire limitato per nessun motivo, neppure per la pretesa che l’uomo debba essere socialmente “utile” –
Avere l’oppurtunitá di rivedere le proprie capacitá usando il tempo in maniera più equa e che possa lasciare spazio a certi principi, forse è il futuro e la via giusta da seguire.
E allora, non usando ammortizzatori sociali che contribuiscano ancor di più, ad incrementare la spesa pubblica ed annichilire la personalitá dell’uomo, ma strumenti capaci di incentivare innovazione e sostenibilità e quindi attraverso, anche, un reddito di cittadinanza che re-investa sulle persone, formandole, preparandole, mettendole a conoscenza di quello che oggi nel mondo fa la differenza, per poi re-inserirle in un sistema lavoro che ha principi e valori diversi… e non solo trasmettere la mera prospettiva di domani mattina.
Risorse da rifiuti, piccole e medie imprese di studio, progettazione, costruzione di sistemi energetici di produzione fonti rinnovabili, verticalizzazione di imprese, che creano lavoro e allo stesso tempo favoriscono l’ambiente e la qualità della vita.
Dobbiamo investire il nostro tempo prezioso in possibili soluzioni di supporto a tali progetti, incentivando formazione e preparazione dei cittadini, anche per far capire il futuro che sta arrivando, un futuro che deve trovare le loro menti preparate, in maniera che risulti a essi naturale, individuare la strada giusta da seguire, la strada della salvaguardia ambientale, del avvenire, della lungimiranza…perché la metamorfosi epocale a cui stiamo andando incontro, non potrà avvenire in un breve lasso di tempo e il reddito di cittadinanza è anche questo: dare la possibilità alle persone di avere una nuova evoluzione.
