Il senso della decrescita

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La decrescita oggi, nell’immaginario di molti, ha talvolta un effetto positivo e talvolta negativo, …quando negativo è sempre tendente al catastrofico.

Il Movimento per la Decrescita Felice (MDF) è un movimento italiano nato e cresciuto informalmente dall’inizio degli anni 2000 sui temi della demitizzazione dello sviluppo fine a se stesso, e successivamente sfociato in un’associazione fondata da Pallante, esperto di risparmio energetico.

Il movimento, chiaramente ispirato alla decrescita teorizzata da Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia, ed in linea con il pensiero di Latouche, parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita.

La decrescita a livello individuale, è uno stile di vita o meglio, un modo di vivere.

La parola decrescita, può ispirare sistemi a ribasso, oggi in contraddizione con l’attuale tanto richiesto trend di crescita.

La crescita, così tanta acclamata, enunciata dai Governi e così tanto richiesta da chi ha bisogno di un reddito per poter vivere dignitosamente, oggi si pone davanti al cittadino, come il modello di riferimento per avere un’esistenza, talvolta benestante, talvolta di sopravvivenza.

La DECRESCITA, invece è quasi in antitesi alla crescita, quest’ultima che non potrà più essere esponenziale di anno in anno a causa di fattori comportamentali dell’essere umano e che racchiudono all’interno della CRISI attuale, concause come la competizione, la globalizzazione, la diminuzione delle materie prime e risorse, l’inquinamento ambientale, la modificazione climatica e non ultimo, l’egoismo umano.decrescita1

Ma cosa si intende per decrescita ?
La decrescita si basa essenzialmente sull’opposto paradigmatico problema del PIL, dove ogni situazione di commercio di beni, essenziali e non, se acquistati e venduti contribuiscono ad incrementare il prodotto interno lordo, sia che si urti incidentalmente la propria auto, con conseguente giro di denaro per la riparazione, sia che si stia acquistando frutta di stagione da un rivenditore a km zero…quindi, diversamente sei nemico della crescita, ma a favore della decrescita, se coltivi il tuo orto con semi recuperati dalle colture dell’anno precedente, oppure ti autoproduci il pane.

Di fatto la decrescita si pone a favore di uno stile e modo di vivere, volto al risparmio di energia, salvaguardia dell’ambiente, valutazione del personale impatto ambientale sulla biosfera, dell’acquisto sostenibile, dell’uso parsimonioso di ogni forma di trasporto, riducendo al minimo gli sprechi perseguendo un’alimentazione che favorisca l’ambiente e insomma una vita condotta in maniera consapevole

Quindi decrescita, nella sua versione moderata, se così si può dire, prevede una drastica riduzione dell’uso di risorse terrestri e una rivisitazione del concetto di energia, usando le tecnologie esistenti per trovare soluzioni sinergiche tra natura e uomo.

Rimane fermo il fatto che non abbiamo più molte opportunità e ormai il tempo stringe…abbiamo usato già buona parte delle risorse della terra, intristendo il nostro modo di vivere su questo pianeta.

Se intendiamo davvero costruire qualcosa che racchiuda in se un futuro per le prossimi generazioni, dobbiamo veramente ritrattare tutto…ritrattare tutto in maniera consapevole che la Terra e il suo patrimonio c’é stato dato in prestito dalle generazioni future …e non per il nostro presente, uso e consumo.

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