|  Alessio Landi

San Vincenzo e gli Orti Urbani

 
San Vincenzo e gli Orti Urbani:

Movimento 5 stelle San Vincenzo, il 6 Maggio 2013, ha protocollato e presentato la proposta di realizzazione di "Orti Urbani"

“Orti Urbani” è un progetto nazionale di Italia Nostra, che si rivolge a tutti coloro che, privati o enti pubblici, possedendo delle aree verdi le vogliano destinare all’ “arte del coltivare” nel rispetto della memoria storica dei luoghi e delle regole “etiche” stabilite da Italia Nostra in accordo con l’ANCI (Associazione dei comuni di Italia) con il quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa e al quale hanno poi aderito
Coldiretti e la Fondazione di Campagna Amica. In sostanza, pur nelle differenti caratterizzazioni geomorfologiche dei luoghi, si tende a definire una modalità comune in tutta Italia (partendo dalle linee guida elaborate dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia) di come “impiantare” o conservare un “orto”, che va inteso nel senso di parco “culturale”, teso a recuperare specie in via di estinzione ma
anche a coltivare prodotti di uso comune con metodologie scientifiche.

Prodotti che potrebbero poi essere anche venduti dagli interessati a prezzi economici nella logica di accorciare la filiera dal produttore al consumatore.
 

Attività di educazione ambientale e culturale farebbero infine da cornice all’iniziativa che permette in ogni caso di sottrarre aree verdi all’abusivismo edilizio, alla speculazione ed all’inquinamento ambientale.

Il 19 Febbraio 2013 Italia Nostra, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e ANCI hanno sottoscritto un nuovo protocollo di intesa per il “Progetto Nazionale Orti Urbani”.
L’accordo è stato sottoscritto a Padova presso l’Orto annesso alla Scuola Secondaria di primo grado “Giovanni Maria Falconetto”.
La firma del protocollo è avvenuta il 20 febbraio proprio nell’area antistante un orto che verrà assegnato ai cittadini del luogo alla presenza degli studenti della scuola media.
Con il nuovo protocollo si prevedono, tra l’altro, nuove attività di censimento dei terreni in aree urbane e periurbane inutilizzate o disponibile per l’iniziativa e la creazione di un nuovo sito WEB informativo e gestionale nella convinzione di poter favorire in modo più incisivo la diffusione di una agricoltura “di qualità” a servizio delle comunità e degli abitanti delle città e con l’intento di una migliore tutela del paesaggio agrario in modo attivo e propositivo contro la cementificazione e la speculazione edilizia.
Oggi sono quasi 500 mila i metri quadrati di Orti Urbani. Numeri apparentemente modesti, ma destinati a crescere notevolmente e rapidamente. Sono numerose infatti le città che hanno chiesto di aderire: Foligno progetta un orto di 2 mila metri quadrati in una villa storica in centro, Ostuni riqualificherà tutta la cinta muraria con orti terrazzati, Perugia punta sui 5 mila metri quadrati dell’orto-frutteto annesso al convento di San Matteo degli Armeni.

E anche grandi città cominciano a entrare in gioco: da Genova a Padova (dove il Circolo Wigwam recupera le melanzane bianche di Imola, i pomodori Belmonte e Siberia e la famosa patata blu di Magone) e a Torino che vuole arrivare a 2 milioni di metri quadrati.

Oggi si propone, qui a San Vincenzo, il progetto degli orti urbani. Lo scopo dell' incontro e' presentare e fare effettiva richiesta, di tale disponibilita' da parte dell' Amministrazione Comunale nell' individuare aree da adibire a tale attivita' e insieme, discutere di un eventuale regolamento di gestione. San Vincenzo e gli ORTI URBANI

Pertanto si propone al Consiglio comunale di adottare i seguenti indirizzi da tradurre in atto amministrativo e deliberativo dando mandato ai settori competenti:


1) Adeguamento del Piano regolatore Comunale con riconoscimento della importanza e del valore paesaggistico delle aree agricole peri urbane e della necessità di tutela e valorizzazione e del contenimento della incidenza negativa dei fattori di pressione e potenziale rischio attraverso misure di riduzione.


2) Collaborazione con la Provincia e con i Comuni per la progettazione integrata di un Sistema di Verde urbano e peri urbano

3) Approvazione di una norma di salvaguardia che preservi aree ed attività agricole da degrado e dissipazione inibendo varianti urbanistiche.

4) Ricognizione puntuale di ambiti a parco dentro il Piano regolatore in cui ci sia ancora presenza significativa di attività agricole


5) Integrazione delle norme urbanistiche di attuazione del piano regolatore.


6) Individuazione di ambiti di territorio agricolo dove si prevede un cambio di destinazione d’uso.


7) Per realizzare orti urbani e aree attrezzate complementari destinazione di piccole quote di risorse della Città-introitate sotto forma di oneri di urbanizzazione e monetizzazione di aree a servizi, regolamentando anche le ‘aree agricole regolamentate di uso sociale ( = gli orti) come :

a. servizio di interesse pubblico.

b. risorsa ambientale per i/ le cittadini.

c. luogo di incontro e socializzazione preferendo zone prossime ai maggiori ambiti di trasformazione urbana.


8) Ricognizione della effettiva consistenza degli orti, regolari e abusivi e indagine di massima sul fabbisogno prevedibile e sulle caratteristiche sociali prevalenti.


9) Revisione e aggiornamento dell’esistente Regolamento orti urbani , se non in essere, tenendo conto delle esigenze di percorsi di visita e di educazione ambientale.


10) Dare spazio nel nuovo regolamento alla nascente realtà degli orti collettivi.

11) Verifica della possibilità di ottenere da conduttori agricoli o associati forme di compartecipazione alle spese di allestimento e gestione degli orti urbani.

12) nelle aree agricole più significative individuazione di spazi per realizzare ‘farmer’s market’ dove esporre e scambiare prodotti agricoli.

13) verifica qualità ambientale dei prodotti della agricoltura peri urbana con forme di ‘certificazione’ rispetto all’uso di fertilizzanti / emendanti / fito farmaci.

Il Comune di San Vincenzo e l'Amministrazione ha preso atto della proposta, cui farà seguito una discussione in Consiglio Comunale con successiva risposta e verifica di fattibilità, questo nei tempi stabiliti dalle regolamentazioni vigenti.