“Terra minata”

La protezione della costa qui è complice nella distruzione non solo degli habitat marini costieri Sanvincenzini, ma anche collinari.

Lo avevamo previsto in diversi articoli, e così è stato…

60.000 tonnellate di massi da gettare in mare forse per i cavatori non sono molti, ma sono un buon inizio. L’ennesimo progetto che comunque si inserisce nel prezzo da pagare da parte dei cittadini, a questi pseudo politici che usano il nostro Territorio come un bancomat per i loro interessi partitici.Cave di Campiglia_esplosioni_E’ così che funziona ed è sempre stato così. In tutto si inserisce il ricatto occupazionale e i voti.

Con la scusa di salvare 40 posti di lavoro, e forse il doppio dei voti, l’amministrazione di Campiglia Marittima regala un territorio ad una Azienda che ormai fa parte del passato.

Nella VAS si antepone palesemente il bene di pochi… alla distruzione di un territorio, alla perdita per molti di un patrimonio pubblico e si scrive senza ritegno, senza il minimo tentennamento:

“Dal punto di vista occupazionale, la realizzazione della variante è propedeutica al mantenimento del numero di addetti attualmente occupati nella cava oltre che all’impiego di manodopera locale. In tale quadro si prevede inoltre un impatto positivo anche sull’assetto economico e produttivo di una zona più vasta, in quanto sarà possibile sostenere la domanda di servizi e di attività collaterali dell’indotto. ” tratto dal Rapporto ambientale – Agosto 2017

Anche il Sito Web di Cave per Campiglia sembra avere nuovo vestito per l’occasione… ma l’essenza di certa imprenditoria rimane, che non può essere certamente innovativa, sostenibile, ecologica… E le immagini che ci propongono sulla loro home page parlano da sole… Pensare che la dirigenza invece le sfoggia come se fosse qualcosa di bello di cui vantarsi, fa rabbrividire.

Cave per Campiglia – mission: “Essere una azienda di riferimento nella fornitura di calcare per l’industria e per i trattamenti ambientali, che soddisfi pienamente le esigenze attuali e future dei clienti, nel pieno rispetto della sicurezza, dell’ambiente e della qualità per mantenere un rapporto solido e duraturo con i propri clienti…”

Le parole non valgono più nulla?

Le Alpi della maremma oramai sono in mano a lobby dell’estrazione degli inerti ma si continua a parlare impropriamente di unico materiale che è presente a Campiglia Marittima. Si tratta di evidenti menzogne scientifiche. Quella che si estrae nelle cave di Campiglia è semplice roccia sedimentaria calcarea a struttura micritica come i calcari di tutta la Toscana eccetto i Marmi che hanno una grana molto più evidente.

Ma tralasciando queste falsità scientifiche che servono per incantare gli sciocchi, ci preme far risaltare che oggi anche per Campiglia l’epoca delle miniere e cave è passata… e la vera miniera di questo territorio sono le sue risorse ambientali come la geotermia con le Terme di Venturina, Suvereto e Sassetta, l’archeologia con il Parco di San Silvestro da estendere fino alla Torre di Donoratico e salvare un altro paradiso ambientale come quello di Castagneto e San Carlo.

Questi amministratori non si accorgono che quello che stanno facendo va contro la Costituzione, oppure la stanno violando palesemente. Invece di salvaguardare il paesaggio, la sua storia, le sue risorse ambientali, le acque… ne fanno merce politica come il voto di scambio.

La legge Europea Natura 2000, recepita dallo Stato e diventata anche regionale nel luglio 2016, ha inserito nelle schede di paesaggio il Monte Calvi, il Romitorio e Monte Coronato che oramai sono prese alla gola dallo straziante sfasciume delle cave visibili dal Satellite, ma che basta passare sulla costa turistica per ammirare un disastro permanente.

(Senza citare lo scempio eseguito su Monte Coronato per un’altra manciata di voti, quelli dei cacciatori).

Poveri operai… oramai merce di scambio per un lavoro che non ha futuro.

Bravi quei lavoratori che lottano per il loro territorio e per un lavoro degno di un paradiso turistico… paradiso che da solo potrà garantire futuro alle nostre giovani generazioni.

Meetup storico SanVincenzo5stelle

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