Tenuta Rimigliano: qualcosa è cambiato… piena “legittimità delle stalle e dei pollai”

Qualcosa in Regione Toscana, potrebbe cambiare circa i pareri sulla legittimità della Variante Urbanistica adottata dal Comune di San Vincenzo, in data 7 Giugno 2018, sulla Tenuta di Rimigliano.

Stiamo parlando di 11.100 mq di edificazione residenziale approvata, di 7.000mq per un albergo di categoria lusso e di 1.100,40mq di costruzioni a supporto dell’attività agricola, tra i poderi della Tenuta.

Ma per arrivare a questa conclusione, per riuscire a “trovare” il suddetto quantitativo di metri quadrati da edificare ex novo, ovvero 19.200,40mq di costruzioni nella Tenuta di Rimigliano, si é dovuto attingerli da manufatti di qualsiasi tipo…

Un permesso a costruire nuovi edifici, tra gli antichi nuclei di Rimigliano, che usufruisce di circa 3500mq trovati tra stalle, pollai, teleferiche e l’ex-Scuola di Rimigliano, oltre alle altre strutture delle fattorie.

Una precisazione la merita l’ex-asilo di Rimigliano. Un edificio storico che per i misteri dell’urbanistica, sta ancora in piedi ad aspettare un privato per 99 anni in concessione, nonostante i volumi e i metri quadri siano stati trasferiti nella Variante della Tenuta di Rimigliano, cosí da incrementare la capacità dell’edilizia per costruire.

Ricordiamo che l’ex-asilo di Rimigliano vale 908,688 metri cubi e 303,23 metri quadrati, a questo punto doppi.

Un concetto di consumo di suolo fuori dal perimetro urbanizzato di San Vincenzo quindi, rispetto all’esistente, a nostro avviso, scriteriato e scellerato.

Ma la buona notizia invece quale è?

La Regione Toscana, durante l’incontro dell’8 Marzo scorso, presso gli uffici di Pisa della Soprintendenza, dopo aver visto una bozza della documentazione necessaria all’avvio del procedimento della variante urbanistica, e soprattutto dopo aver visionato l’album fotografico in cui veniva illustrato l’evoluzione storica dei poderi della Tenuta, con immagini e foto aeree del 1954, 1968, 1988, 2013, ha sollevato la necessità di analizzare con maggiore dettaglio la “legittimità urbanistico-edilizia, nonché paesaggistica” dei manufatti presenti all’interno della Tenuta di Rimigliano.Che cosa dovrà fare a questo punto il Comune di San Vincenzo?

Iniziamo col dire che tutte le previsioni riportate nelle proposte Comunali, riferite alle aree poderali interessate, sono comunque confermate. Ma la “conferma effettiva alla Variante” che approverà oltre 19.000mq di nuove costruzioni nella Tenuta di Rimigliano, sarà soggetta all’articolo contenuto nella N.T.A. (Norme tecniche di attuazione), il n. 13, comma 6, punto 6,5… ovvero: “Ogni istanza di titolo abilitativo dovrà contenere la verifica della legittimità degli edifici…”

Questa norma estratta o interpretata, sarà determinante e condizione preliminarmente tassativa per chiarire la legalità sui manufatti riportati dal nostro Comune, all’interno dei documenti inerenti ai poderi della Tenuta di Rimigliano. In conseguenza, tale verifica, adeguerà eventualmente la tabella di dimensionamento della Variante.

Adesso il dilemma per l’Amministrazione Comunale potrebbe essere:

“TUTTI gli edifici riportati nelle Variante della Tenuta di Rimigliano, risultano legali? Oppure… alcuni possono essere abusivi e quindi NON atti a contenere la “legittimità” per l’iscrizione nel famigerato ABACO degli IMMOBILI esistenti, e depositato ufficialmente a sostegno dell’opera?”

Meetup storico SanVincenzo5stelle

Risposta Regione Toscana: RISPOSTA_IS_2154_VARIANTE_RU_COMUNE_SAN_VINCENZO