San Vincenzo Plastic Free… la virtù simulata

Entro il 2021 in UE non potranno più circolare plastiche monouso.

Il Parlamento europeo ha così votato contro l’uso di alcuni prodotti usa e getta come posate, cotton fioc, piatti, cannucce, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini.

A Siena intanto, ATO SUD riduce la TARI a colpi di finanziamento regionale, (delibera ATO del 20 Dicembre 2018) in sostituzione di un Bonus/Malus in essere dal 2016, che multava i Comuni a bassa raccolta differenziata, per premiare poi, quelle Amministrazioni più virtuose, di fatto con denaro pubblico.

(Nel 2017 SEI Toscana ha portato davanti il Tribunale Amministrativo ATO SUD. Quest’ultimo voleva ridurre il corrispettivo dovuto a SEI Toscana, ossia la TARI, destinato ai Comuni più “ricicloni”).

Il corrispettivo dovuto a SEI Toscana, insomma, non diminuisce mai. Si premiano invece i Comuni virtuosi con fondi provenienti dalle tasche dei cittadini. Si va a simulare un riconoscimento per un comportamento virtuoso che certo non ha il fine auspicato. Non c’è impegno nel ridurre il RIFIUTO, non c’è reale premialità a carico del Gestore,  “perché SEI Toscana è un Privato che fa business con i rifiuti…”(cit.), e questo è stato ampiamente accettato anche dalla nostra Amministrazione.

Ma per avere un’idea di cosa siamo riusciti a fare in pochi anni, parlando a proposito dell’inquinamento da plastiche o materiali derivati da quest’ultime, è giusto sapere che il polietilene tereftalato (la classica bottiglia di plastica – PET) fu inventato nel 1941 e il brevetto delle bottiglie in PET risale al recente 1973 (leggi anche Comune verso Rifiuti Zero).La produzione di materie plastiche è in crescita da oltre 50 anni e negli ultimi anni ha subito una tale impennata tanto che nel 1988 se ne producevano globalmente 30 milioni di tonnellate, e nel solo 2016, 335 milioni di tonnellate. Le stime ci dicono che 15 milioni di tonnellate all’anno di plastica che produciamo, finisce negli oceani… in pratica è come buttare in mare circa un milione di TIR all’anno.

Sembrava quindi doveroso, senza dare ulteriori dati, che anche il nostro Comune abbracciasse questa causa, ovvero la riduzione del consumo di plastica anche a livello di Pubblica Amministrazione Comunale, considerando che la nostra economia è il mare è che, uno dei nostri principali doveri è il tutelarlo e NON inquinarlo.

Abbiamo proposto un’istanza dove si chiedeva al Consiglio Comunale e l’Amministrazione di San Vincenzo, l’adesione alla campagna “Plastic Free Challenge” lanciata dal Ministro dell’Ambiente.

Abbiamo chiesto di predisporre ogni azione necessaria affinché nelle sedi Comunali e di competenza, venissero eliminati tutti gli articoli in plastica monouso, con particolare riguardo a quelli legati alla vendita ed alla somministrazione di cibi e bevande (diretta o per mezzo di distributori automatici) .

Si chiedeva inoltre di iniziare un percorso con obiettivi precisi individuati, monitorati e relazionati per ogni anno, al fine di ridurne al minimo l’utilizzo sino alla completa eliminazione della plastica all’interno dell’Istituzione del Comune, promuovendo una campagna di informazione e di sensibilizzazione per tutti i dipendenti del Comune, aziende partecipate, scuole e aziende/cooperative in relazione ad appalti di servizi socio-sanitari stipulati con l’Amministrazione Comunale, legate all’assistenza alle persone ove risieda somministrazione di cibi e bevande diretta o indiretta.

La nostra richiesta o istanza, è stata protocollata il 4 Ottobre 2018  all’attenzione del Sindaco Bandini, dell’assessore Russo, dell’ingegnere ambientale comunale, di tutto il Consiglio Comunale incluso le opposizioni… ad oggi nessuna risposta e a noi, come al solito, resta solo il prenderne tristemente atto.

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