San Vincenzo – Mercato Europeo: ma chi ci guadagna?

Come non nutrire dubbi su questa manifestazione tanto acclamata, che, in realtà, toglie il lavoro al commercio locale?

Il mercato Europeo ambulante DEVE essere un evento da organizzare in modo oculato, nei periodi di bassa stagione, in momenti dove il turismo deve essere richiamato e strutturato in modo che incentivi le attività locali non creando concorrenza.

“Vista la richiesta presentata dal Sig. Giacomo Errico, in qualità di presidente della Fiva, tesa ad ottenere il patrocinio dell’Amministrazione Comunale per la manifestazione “Mercato Europeo in programma nei giorni 23-24-25 giugno 2017 su alcune vie/piazze del centro cittadino; “

“l’Amministrazione Comunale condivide le finalità di tali iniziative, ritenendo l’evento una possibilità di valorizzazione e attrazione, portando presenze e attenzione sul territorio;

Considerato che il patrocinio si estrinseca nell’utilizzo gratuito del logo del Comune e nella concessione del suolo pubblico” (Deliberazione n° 113 in data 11/05/2017)

I Mercati Europei della Fiva – Confcommercio (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) nascono nel 2001 e dal Sito Internet ufficiale della federazione, si legge:

“Il loro punto di forza è il contributo operativo che offre l’intero mondo del commercio… È grazie a questa capacità di “fare sistema” che i Mercati Europei arrivano sulle maggiori piazze nazionali, che per un intero week-end diventano internazionali.

L’idea che anima questi eventi è far incontrare gli operatori italiani e i loro omologhi europei con il consumo italiano.”

Che sia tutto così …come dire: “rose e fiori” il Mercato Europeo ambulante?

E che cosa ci guadagna la nostra cittadina con questo evento?

Le voci sulle entrate da questa manifestazione per la Confcommercio sono curiose e allo stesso tempo lasciano perplessi.

Ma quanto costa questo mercato europeo ad un ambulante? Sembra che la parcella da pagare da parte degli ambulanti a Confcommercio non sia cosi a “buon mercato”!

Per una bancarella media e che offre ad esempio abbigliamento, possiamo arrivare a circa 350/400€ per poter accedere alla piazza all’interno di un singolo mercato europeo, ovvero un weekend di poco più di 2 giorni…

Il prezzo aumenta decisamente se si vende cibo con una bancarella medio/grande e se si occupa una posizione favorevole nel mercato, qui siamo almeno a 600/700€ per ogni weekend di mercato. Chiaramente questo denaro è da corrispondere alla federazione FIVA da parte dei mercatanti.mercato_europeo_san_vincenzo

E ‘stata costruita una rete ben strutturata e dove, una volta entrati nel giro, un Comune riconferma ogni anno il “mercato europeo ambulanti”… con le conseguenze che possiamo prevedere.

I meriti quindi vanno solo agli organizzatori, che offrono patrocinio e suolo gratuito. Agli ambulanti provenienti da altri territori si riserva l’introito, penalizzando in maniera chiara i commercianti di tutti i settori della città ospite.

E pensare che nel Gennaio 2016, da un giornale romano, Confcommercio dichiarava che “le bancarelle stavano uccidendo il commercio”…

“Non c’è da stupirsi e chi segue i blog antidegrado da qualche anno conosce bene questo trend: i negozi, soprattutto quelli di quartiere e di vicinato, stanno scomparendo schiacciati da tasse, costo degli affitti e soprattutto dalla concorrenza sleale delle bancarelle.

Un fenomeno del quale abbiamo parlato diverse volte e che trova conferma in due studi effettuati da Confcommercio che vanno letti in maniera parallela. La ricerca sulle aperture e chiusure di negozi nel 2015 a Roma parla molto chiaro: 4.861 attività commerciali sono morte per sempre. Nello stesso periodo ne sono nate solo 2.020, la gran parte delle quali nel settore del food.”

http://www.diarioromano.it/le-bancarelle-stanno-uccidendo-i-negozi-parola-di-confcommercio/

Chiaramente qui si parla di “mercati ambulanti abusivi” ma l’articolo è significativo perchè, in ogni caso, la vendita ambulante incide sul bilancio commerciale di una zona che ha già i suoi negozi e rivendite in pianta stabile.

Ma c’è dell’altro.

Il Comune di Piombino con atto n.163 Oggetto: Mercato “Piazze d’Europa” – FIVA Confcommercio. Piombino 27-29 giugno 2014.” fu molto preciso in questa delibera:

“… Preso atto che, gli accordi con la Direzione di FIVA, prevedono che tutte le spese dirette ed indirette collegate all’organizzazione dell’evento, siano poste a carico delle stessa e che l’Ente comunale è sollevato da qualsiasi livello di intervento economico a supporto della realizzazione del Mercato;…”

“carta canta verba volant scripta manent”

E invece a San Vincenzo non ci preoccupiamo minimamente di specificare questo piccolo particolare……e in pratica, cos’altro ci abbiamo rimesso?

Il Comune di San Vincenzo ha concesso NON solo il patrocinio e il suolo pubblico “gratis” a questo ennesimo mercato, ma ha fornito anche l’energia elettrica per alimentare decine di bancarelle senza che nessuno abbia sborsato un euro di contributo…un po’ come la pista del ghiaccio, dove NON solo i frigoriferi collegati alla superficie ghiacciata erano in “moto perpetuo”, ma spesso anche tutta l’illuminazione di Piazza Mischi, anche in piena notte risultava accesa…tanto pagavano i cittadini!!!

E inoltre, parcheggi occupati per 3 giorni consecutivi e quindi perdita di introito da parte delle casse comunali, la messa in opera di decine di prese di energia elettrica il giorno prima dell’inizio dell’evento e l’installazione di segnaletica, di blocchi in cemento blocca-traffico, etc … chi paga il lavoro di questi operai? I disagi dovuti al blocco della circolazione, l’aumento dei rifiuti (visti gli sviluppi che ha avuto la TARI quest’anno). Le tasse della nettezza urbana inerenti a questo mercato europeo saranno a carico della collettività?

Bisogna anche sapere che altri eventi sono organizzati da FIVA, come per esempio lo “Street Food” … e quindi altro mercato…altro denaro, ma per chi?

Quindi la domanda nasce spontanea: Chi ci guadagna con questo mercato europeo degli ambulanti? Non di certo i Sanvincenzini!!!

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