“San Vincenzo e SEI Toscana: quali sono le novità”

Bandi pubblici, anti corruzione,  ANAC , tutela del Bene Pubblico e dei cittadini che pagano tasse… qualche novità?

Per esempio, nonostante ANAC abbia prodotto un nuovo codice degli appalti… poco sembra cambiato nella giungla dei bandi pubblici.

Nelle Amministrazioni della Val di Cornia, San Vincenzo in testa, pare pervada una certa incapacità di adattarsi al “cambiamento”… Fedeli ad una ostinata volontà nel rimanere in un sistema gestionale della Cosa Pubblica, vecchio, obsoleto, privatistico, mirato…

E nonostante il nuovo codice degli appalti rimandi a tutta una serie di norme più precise che dovrebbero dettare regole e comportamenti, non solo per chi prende in carico un servizio pubblico, ma anche per le Pubbliche Amministrazioni, le stazioni appaltanti, permangono comunque, misteriosamente, agevolazioni per una Azienda piuttosto che un’altra, preferenze apparentemente senza spiegazioni …quasi mai contestate dall’opinione pubblica, magari nel timore di urtare gli animi di chi detiene il “potere” amministrativo, perché si sa… un domani si potrebbe aver bisogno!

Assistiamo così a casi evidenti di pessima, se non cattiva resilienza, con chiara impossibilità di sovvertire un Sistema, che deve dare un servizio pubblico.

Nasce allora una domanda: perché?

Perché chi deve tutelare l’interesse pubblico, non contesta e non fa valere i diritti di migliaia di cittadini che pagano tasse salatissime a fronte di servizi come quello fornito da SEI Toscana a San Vincenzo ad esempio? Oppure, ignorare la gestione di una mensa pubblica effettuata in maniera irrispettosa verso un capitolato, omettendo l’informare i cittadini del fatto e anzi riconfermando la stessa gestione.

San Vincenzo e i rifiuti 02

Non è di molti giorni fa la “procura speciale” che l’Autorità (ATO SUD – DETERMINA FACENTE FUNZIONI DIRETTORE GENERALE n.31 del 21.07.2017) ha dovuto intraprendere in avversi ricorsi presentati dal “Gestore Unico SEI Toscana”, che intende impugnare delibere assembleari di approvazione sul corrispettivo di ambito, ovvero degli importi (pagamenti) a carico delle aree gestite da SEI Toscana… e naturalmente alla nostra Amministrazione è una notizia che non interessa!

Nello specifico, cercando di mettere insieme i pezzi di un puzzle complesso e intricato, ed in cui non si riesce a capire come sia potuto accadere che una Azienda come Sei Toscana, sospettata di gravi illeciti già dal 2014, confermati poi nel Marzo 2017 dal Prefetto della provincia di Siena, sia oggi potuta arrivare ad ottenere un contratto di 25 anni con le aree di Grosseto, Siena, Arezzo e Val di Cornia, sulla gestione dei Rifiuti.

Ma cosa pensavano i Sindaci della Val di Cornia, quando “Organni e compagni” si sono presentati a San Vincenzo, per esempio, spiattellando belle parole e distribuendo lezioni sul business dei rifiuti?

Vorremmo allora ricordare alla nostra Amministrazione la misura cautelare degli arresti domiciliari, a carico di ORGANNI EROS e che l’avventura ATO-SUD, come tante avventure promosse dal Partito Democratico, non solo è fallita dichiaratamente, ma ha condannato la Val di Cornia e San Vincenzo a passare dalla padella (ASIU) alla brace (SEI Toscana)… e il risultato lo  vediamo nelle immagini che proponiamo.

Ma non solo, oggi subiamo anche angherie da parte di una Società in “Amministrazione Controllata” su cui  il Decreto di commissariamento ha fatto pesanti affermazioni:

(estratto da Decreto commissariamento SEI Toscana Siena Ambiente)

“Particolarmente eloquente è la considerazione del Gip laddove evidenzia come si sia “di fronte ad un’attività delittuosa consolidata, svolta da parte di soggetti inseriti in posizione apicali di aziende pubbliche o a partecipazione pubblica maggioritaria, che hanno elevato il mercemonio della funzione a sistema, consolidando posizioni di potere, acquisendo appalti ed ottenendo consistenti remunerazioni”; …”

Le angherie sono tradotte in ricorsi presentati dalla Società SEI Toscana per l’annullamento delle delibere assembleari n.5 del 24.03.2016 e n.7 del 20.03.2017 prodotte da ATO SUD, ricorsi che SEI Toscana promuove per non sottostare al ridimensionamento annuale degli importi dovuti dai Comuni che per qualche motivo raggiungono maggiori prestazioni di raccolta differenziata in termini percentuali, valorizzazione dei servizi all’interno dell’area, una ripartizione che sposti progressivamente il corrispettivo storicamente assegnato ad un singolo comune verso il valore correttamente derivante dalla contabilizzazione dei servizi fruiti e dei flussi di rifiuto prodotti, costi specifici di ogni Comune in riferimento ai servizi di spazzamento, lavaggio strade e servizi accessori, una ripartizione del Corrispettivo a base provinciale sulla scorta dei costi che servizi e flussi di rifiuti raccolti su ogni territorio generano come corrispettivi riconosciuti al gestore unico ovvero ai Terzi Gestori Impianti.

SEI Toscana insomma è quella Azienda che anche il nostro Comune di San Vincenzo ha presentato come salvatrice del problema rifiuti… ma che in realtà, come riporta il “Decreto commissariamento”, ci propone un quadro sconcertante e evidentemente figlio di scelte assolutamente compromettenti.

Questo ennesimo estratto che andrete a leggere, racchiude tutta l’essenza di ciò che l’ Amministrazione Sanvincenzina ha favorito, trascinandoci per i prossimi 24 anni in un situazione da cui difficilmente ne potremmo uscire indenni… una situazione che ci costringerà a pagare sempre più caro il servizio di smaltimento dei rifiuti, senza vere proposte di rinnovamento del servizio, sostenibilità, consapevolezza… e soprattutto “pulizia”.

“…le indagini della magistratura hanno ricostruito con assoluta chiarezza un sistema illecito, volto a favorire il Raggruppamento risultato aggiudicatario, attraverso accordi collusivi e illecite commistioni tra controllori e controllati, facendo emergere un “modus operandi” alquanto disinvolto e spregiudicato adottato dagli indagati, i quali, al fine di turbare l’iter procedurale della gara e orientare l’aggiudicazione in favore del RTI “Progetto 6”, hanno concordato le modalità e i termini della procedura, il contenuto del bando di gara, le domande da rivolgere ai concorrenti, la redazione di alcuni documenti dell’offerta presentata dall’aggiudicatario. …[ ] Ne è risultata una procedura “cucita su misura” dell’impresa aggiudicataria, attraverso l’inserimento di clausole ed oneri dissuasivi nei confronti degli eventuali concorrenti. Tra questi…la decisione di escludere dall’oggetto della gara gli impianti di smaltimento dei rifiuti e di imporre all’aggiudicatario di stipulare appositi contratti con i proprietari/gestori già in regime di convenzione con l’ATO.”

Per la cronaca SEI Toscana è commissariata fino ad almeno Marzo 2018… e stiamo parlando di un servizio per qualche milione di euro anche per San Vincenzo.

Ecco perché la comunicazione antimafia era così importante anche per altre aziende fornitrici di servizi pubblici, ma questo sembra solo un particolare!

Meetup storico SanVincenzo5stelle

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