“RIMateria… tra discariche e REFERENDUM anche a San Vincenzo”

Sappiamo già come andrà a finire anche a San Vincenzo, ma speriamo che ci sia rimasto un minimo di buon senso all’interno di quel Palazzo Civico che ormai è lontano anni luce dalle esigenze dei cittadini.

Stiamo parlando dei due quesiti referendari che sono stati depositati al Comune di San Vincenzo negli ultimi giorni di Ottobre, e usciti il 6 Novembre scorso in delibera di Giunta 2018/236, per l’istituzione della Commissione valutatrice sulle domande depositate dal Comitato Salute Pubblica di San Vincenzo.

Ripercorrendo velocemente quello che si chiede all’interno dei quesiti.

Il primo quesito referendario si basa sulla domanda che nasce spontanea alla luce di una richiesta di ampliamento della discarica denominata LI53. Si chiede cioè se il cittadino (San Vincenzo incluso) sia d’accordo sul fatto che si vada ad attuare, a Ischia di Crociano nel Comune di Piombino, il progetto presentato da RIMateria che prevede tra l’altro  sull’area denominata LI53 una nuova discarica per rifiuti speciali fino a 2.5 milioni di metri cubi. Detti rifiuti potranno provenire anche dal di fuori del nostro comprensorio.

Il secondo quesito è inerente alla vendita delle azioni detenute dai Comuni, quindi pubbliche, al “privato”. La richiesta rivolta ai cittadini è di approvare o meno che una parte delle azioni di RIMateria possedute da Asiu, e quindi indirettamente anche dal Comune San Vincenzo, azionista di ASIU per 8,64% (n.33.500 azioni al valore nominale di € 5.16), vengano cedute. Questa azione porterebbe come conseguenza il privatizzare alla maggioranza delle azioni di RIMateria che gestisce lo smaltimento dei rifiuti speciali a Ischia di Crociano nel Comune di Piombino.

A Piombino il primo quesito è stato rifiutato dall’Amministrazione Comunale.

I RIFIUTI sono palesemente ormai considerati un business, col risultato folle del affidare la gestione delle discariche ai “privati”, una assurdità che lasceremo in eredità ai figli dei nostri figli.

Come già per SEI Toscana, a cui stiamo pagando bollette salatissime per un servizio inefficiente e deficitario, saremo costretti a sottostare alle decisioni della compagine privata anche su RIMateria…

Questo lo scenario se la seconda parte di quota del 30% sarà ceduta.

Sotto potete vedete l’attuale assetto societario di RIMateria.

Ma chi e come si definisce “RIMateria” e perchè dovremmo sostenere questo REFERENDUM.

Dal Sito ufficiale dell’Azienda si legge: “Dopo il conferimento del ramo di azienda di Asiu relativo alla “privativa” dei rifiuti urbani al gestore unico di Ato Sud, SEI Toscana, il 1° novembre 2015, la parte rimanente del personale e degli asset impiantistici è stata trasferita in RIMateria (nuovo nome della Tap)…[ ]La vendita di quote ASIU, finalizzata alla implementazione della compagine societaria con soggetti che possono apportare know how e autorizzazioni funzionali…[ ]RIMateria (prima Tap) fino al 2015 non ha agito alcuna parte del proprio oggetto sociale, si è reso necessario implementare conoscenze e autorizzazioni sul versante della progettazione di bonifiche, effettuazione di bonifiche, riciclo di scorie e inerti, inertizzazione e smaltimento di rifiuti speciali. Anche questo obiettivo, ovvero la vendita di quote a privati del settore in due “pacchetti da 30%, è traguardato all’anno in corso e al primo semestre del prossimo.”

In realtà RIMateria è TAP risorta per sanare il debito di ASIU… un debito, al momento del passaggio delle consegne su Ischia di Crociano, di almeno 20 milioni di euro, con un buco di bilancio di circa 50 milioni di euro.

RIMateria sta ripagando quel debito con lo stoccaggio di RIFIUTI SPECIALI NON pericolosi, almeno così dicono, nella vecchia discarica di Ischia di Crociano.

Siamo sempre stati scettici sulla missione di RIMateria… e lo siamo stati ancor di più nel momento in cui l’Azienda è stata DIFFIDATA dalla Regione Toscana in data 20 aprile 2018. Siamo sempre stati scettici  su come questa società, con la complicità di tutte le Amministrazioni della Val di Cornia, operava e opera, per mettere in sicurezza la vecchia discarica ( RELAZIONE sulla DIFFIDA prodotta da RiMateria).

Oggi ci viene proposto di diventare uno dei poli di stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, più grandi di Italia. Stiamo parlando di depositare a Ischia di Crociano RIFIUTI di ogni genere e provenienza, per una quantità iniziale stimata in almeno 2,5 milioni di metri cubi… e a far lievitare ulteriormente questa cifra siamo sempre in tempo.

L’incidenza dei tumori nella provincia di Livorno, secondo i dati più aggiornati presenti (2012-2014) risulta la più alta dopo Firenze. Dati forniti da ARS Toscana, Sito agenzia della Regione Toscana per la Sanità.

La perimetrazione del SIN elenca la presenza di tipologie di impianti chimico, siderurgico, centrale termoelettrica, area portuale e discarica industriale di rifiuti pericolosi. Il profilo di mortalità osservato nella popolazione residente di Piombino, negli uomini specialmente, mostra un eccesso per le malattie dell’apparato respiratorio, digerente e genitourinario. San Vincenzo NON è lontano da Piombino. Inoltre una parte della falda acquifera che esce dai nostri rubinetti è nel Sito (SIN) di Piombino. La stessa presenta superamenti dei limiti di legge di contaminanti nei suoli come Arsenico, Cromo totale, Vanadio, Cadmio, Zinco, Nichel, Piombo, Mercurio, Rame, IPA, Idrocarburi C>12. Le acque sotterranee hanno Arsenico, Ferro, Piombo, Cromo VI, Nichel, Solventi aromatici, Solventi organo clorurati, IPA, PCB, Idrocarburi totali.Approfondimento profilo di salute Val di Cornia

RIMateria continua a dire che “Nessun referendum farà sparire le discariche”… qui la questione invece è che la Val di Cornia ha già dato abbastanza.

Confidiamo nell’Amministrazione Comunale di San Vincenzo perché dia la possibilità ai cittadini di votare e confrontarsi in maniera democratica per questo referendum.

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