Quel SUPERMERCATO davanti al cimitero: un altro spot elettorale

Il 27 Dicembre 2018 l’amministrazione Comunale di San Vincenzo, ha annunciato l’ennesima variante urbanistica nel Consiglio Comunale, per tentare di superare il vincolo cimiteriale che tutela la zona di rispetto in questione.

È doveroso quindi anche per noi inviare un’ennesima osservazione secondo la quale, oltre al vincolo cimiteriale disatteso, risulterebbe fuori tempo massimo anche la presentazione della variante in base alla normativa vigente. In poche parole i tempi, già allungati e prorogati, per le presentazione e le approvazioni di progetti proposti da Comuni prima dell’entrata in vigore del Piano Operativo, strumento che sostituirà il Regolamento Urbanistico, sono scaduti il 27 Maggio 2018.

Stiamo parlando quindi di approvare un progetto, quello dell’ormai famoso supermercato davanti al cimitero comunale, teoricamente cambiato nella perimetrazione e presentazione, tecnicamente fuori tempo di quasi 8 mesi per l’approvazione in Regione Toscana.

Non siamo quelli del “no” oppure i pessimisti della situazione… ma, purtroppo spesso,  ci capita di notare non solo mancanze amministrative, ma anche palesi errori o promesse campate in aria.

Senza contare il fatto che un centro commerciale decreterebbe la fine certa dei pochi negozi che ancora cercano di sopravvivere in centro a San Vincenzo.

D’altra parte Bandini era già assessore all’urbanistica al tempo della previsione del supermercato PAM. Queste le sue parole del tempo:

“Grazie alla variante approvata con l’apertura di questo nuovo supermercato – dice il sindaco Bandini – abbiamo dato la possibilità alla grande distribuzione di investire su San Vincenzo, dando opportunità di scelta ai cittadini. Di importanza ancora maggiore è l’aver creato nuovi posti di lavoro.”

Oggi nel 2018 scrive simile parole:

“Oltre a valorizzare la zona nord di San Vincenzo, la costruzione di una tale opera porterà nuovi posti di lavoro, sia per le imprese costruttrici sia per i futuri addetti, in un periodo storico in cui il tasso di disoccupazione non tende a diminuire.”

La PAM a San Vincenzo Sud è da circa 2 anni e mezzo che ha chiuso le serrande.

Meetup storico SanVincenzo5stelle

*****

Comune di San Vincenzo (LI)OSSERVAZIONE  su ripubblicazione scheda trasformazione “S.S.Icn b.28” in “media struttura di vendita”

Un SUPERMERCATO davanti al Cimitero Comunale di San Vincenzo, a nostro avviso, continua ad essere NON in linea con le vigenti leggi sul vincolo cimiteriale.

In NESSUNO dei paragrafi o commi dell’ art. 28 della legge del 1° agosto 2002, n. 166 in merito a disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti si parla di commercio e/o media struttura di vendita.

Il vincolo cimiteriale è rimovibile SOLO in casi eccezionali e comunque esclusivamente per considerazioni di interesse pubblico e senza scopo di lucro.

Chi doveva in primis prendere una posizione in opposizione a questo progetto, è l’Azienda Sanitaria USL Val di Cornia, chi invece ha emesso un parere favorevole, ma palesemente NON in linea con le normative in vigore.

Questo parere ha innescato così, una situazione che non rispetta in maniera adeguata non solo la legislatura in merito, ma nemmeno condizioni di igiene e di salubrità, garanzia di tranquillità e decoro dei luoghi di sepoltura, il consentire futuri ampliamenti dei cimiteri come richiede l’articolazione inerente al Regio Decreto del 24 Luglio 1934, n. 1265, modificato dalla legge del 1° agosto 2002, n. 166 in merito a disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti (Collegato alla finanziaria 2002) all’artt. 28 Edificabilità delle zone limitrofe ad aree cimiteriali.

La differenza su questo progetto, che dubitiamo possa avere ricadute positive sull’occupazione locale (basta vedere le ultime attività di piccola e media distribuzione a San Vincenzo), l’ha fatta l’Azienda Sanitaria USL Val di Cornia emettendo una autorizzazione arbitraria che elimina o riduce il vincolo, o riduzione del confine di rispetto, davanti al nostro cimitero comunale.

I 70 metri proposti nella relazione strategica (Valutazione Ambientale Strategica), annunciati nel Consiglio Comunale del 27 Dicembre 2018, scritta questa volta in maniera separata dalle altre aree portate in variante semplificata del Luglio 2017 (ovvero S.S.I.Iar b.27 – Stazione ecologica e S.S.Iar b.26 – Distributore Gas Metano), NON sono comunque sufficienti a tutelare la “zona di rispetto”, per evidenti motivi come riportato nella nostra osservazione con numero di protocollo 22253-18 presentata l’8 Agosto 2018.

La Legge regionale del 5 dicembre 2017 n. 67, con modifiche agli articoli 228 e 229 della legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 (Norme per il governo del territorio), riportata nel Bollettino Ufficiale n. 51 – 1a parte, del 11 Dicembre 2017, ci ricorda che il “differimento” del termine previsto per l’approvazione delle varianti, in considerazione della scadenza del regime transitorio, in data 27 novembre 2017, che interessa i comuni ricadenti nell’ambito delle disposizioni transitorie di cui agli articoli 228 e 229 della l.r. 65/2017, ha ritenuto necessario dare riscontro alle numerose sollecitazioni pervenute dalle amministrazioni comunali, differendo/spostando al 27 maggio 2018 il termine di tre anni dall’entrata in vigore della legge previsto per l’approvazione delle varianti disciplinate dai medesimi articoli.

Il termine per l’approvazione delle varianti, quindi, è differito al 27 maggio 2018, qualora il comune rispetti le condizioni disposte nelle normative. Quindi chiaramente questa ulteriore variante risulta essere anche fuori tempo massimo di presentazione e approvazione.

Essendo una variante stralciata, che deve essere ri-pubblicata sull’albo comunale, che deve attendere 60 giorni per le osservazioni, quindi essere sottoposta a controllo da parte degli Enti preposti con valutazione, se ne assume che tale scheda S.S.Icn b.28 , visto anche il cambio di disposizione e area del perimetro interessato dalla variante, sia un progetto ex-novo e quindi NON compatibile con le disposizioni di presentazione della Legge regionale del 5 dicembre 2017 n. 67, con modifiche agli articoli 228 e 229 della legge regionale 10 novembre 2014, n. 65.

Nella Relazione del responsabile del Procedimento si legge infatti:

“Considerato che le modifiche alla scheda SSIcnB28 sono sostanziali è necessario ripubblicare la scheda ed i relativi atti progettuali di Variante al RU al fine di riaprire, nell’ambito del procedimento di approvazione, il periodo delle osservazioni e procedere successivamente all’eventuale approvazione definitiva con le procedure di cui al già citato art. 19 della LRT 65/2014. La Variante deve infine adeguare i propri contenuti assicurando il rispetto delle prescrizioni d’uso e la coerenza con le direttive della disciplina statutaria del PIT secondo quanto previsto dall’articolo 21 della disciplina del PIT stesso ) necessaria per le aree di variante su cui ricade vincolo paesaggistico ( scheda b 28 ) e dovrà esserne dato atto in fase di approvazione definitiva sentiti i contributi degli organi regionali e della soprintendenza essendo stata esclusa, con delibera della Giunta Regionale Toscana 445 del 24.4.2018 ed accordo con il MiBac del 17.5.2018 la procedura di verifica della commissione paesaggistica essendo lo strumento non conformato . La previsione di trasformazione non comporta impegno di suolo non edificato al di fuori dal perimetro del territorio urbanizzato così come definito dalla delibera C.C. n.° 11 dell’8.1.2016 e pertanto la scheda modificata non è subordinata all’esame della conferenza di copianificazione di cui all’art. 25 della L.R.T 65/2014. “

Invitiamo, ancora una volta, codesta Amministrazione del Comune di San Vincenzo a rivedere la pianificazione dell’intervento in oggetto, in considerazione di tutto quanto in premessa.

Una risposta a “Quel SUPERMERCATO davanti al cimitero: un altro spot elettorale”

  1. Sì, ma dai, San Vincenzo ha estremo bisogno di quest’ennesima castroneria. I lungimiranti piddini sanno perfettamente come si fa a rilanciare l’economia ed i posti di lavoro. Poi, se ogni tanto qualcosa va storto, ah bè, dai… può succedere. Ma io non mi meraviglio di loro, di cui ho un’idea ben chiara e non certo di stima, ma di chi (a parte chi proprio non può farne a meno) continua a permettere loro di segnare la rotta di questa barchetta ormai alla deriva. Non lo capisco proprio. E’ un po’ come se la ciurma di una nave (non so perché ma mi viene subito in mente il Giglio) continuasse ad osannare e obbidire al capitano che l’ha portata, inequivocabilmente, ad affondare, il quale chiede agli uomini di rimanere ai propri posti mentre l’imbarcazione cola a picco. Ma siamo matti?

I commenti sono chiusi.