Palio della Costa Etrusca 2019… “scommettiamo” che non a tutti piace…?

Il 22 Aprile è alle porte. Lo scorso anno il Palio Costa Etrusca è stato praticamente un flop. Al momento le prenotazioni per fissare alloggi in occasione di questo evento, sono basse.

È già stato detto, e ci pare ottima cosa, che ovunque in paesi civili si sta andando verso una cancellazione di pali e manifestazioni basate sull’uso e sull’abuso di animali, noi a San Vincenzo siamo nettamente contro corrente.

Fa riflettere molto anche che una Pubblica Amministrazione non si dissoci da chi, invece di trasmettere empatia e valori, preferisce usare frustini su animali innocenti e perfino denunciare e minacciare pubblicamente qualcuno che segnalando immagini, che probabilmente non trasmettevano certo amore, fa scattare la censura di Facebook. Ricordiamo anche che i social network sono ottimi strumenti di propaganda ma hanno le loro regole, e danno voce a tutti.

Ma tornando al frustino, secondo l’assessore Malfatti, in una interrogazione proposta nel Consiglio Comunale del 28 Maggio 2018 (audio interrogazione), dove si chiedeva di relazionare sull’uso del frustino all’ultima manifestazione del Palio della Costa Etrusca a San Vincenzo, non esiste una norma che limita l’uso nella corsa di un palio, del dare “frustate” ad un cavallo, tanto meno in una corsa sulla spiaggia. E comunque su quella pista di sabbia vengono usati “frustini” anziché “nerbi”, precisa ancora l’assessore… come se il punto fosse il dover essere precisi nel definire con che cosa perpetrare violenza gratuita su un essere vivente, e non il mettere in discussione la violenza stessa.

Entrando nella questione amministrativa, vediamo l’ennesimo finanziamento pubblico ad una gara, tra l’altro a pagamento, da parte di un’amministrazione che ha conferito già oltre 65.000€ di denaro pubblico nelle ultime due manifestazioni ippiche, ad una associazione che sicuramente per i primi due anni di attività non aveva diritto di percepire contributi secondo lo Statuto Comunale.

Facciamo presente che sono già stati stanziati altri 35.000€ di soldi pubblici in favore di questa manifestazione che si svolgerà il “Lunedì di Pasqua 22 Aprile prossimo”, visto il flop dello scorso anno dove si era tentato di spostarla in un fine settimana “qualunque” al fine di portare persone a San Vincenzo quando magari ce ne sarebbe stato bisogno (Quanto ci costa il palio). Ovviamente il risultato è stato scarso ed ecco che si decide di buttare via soldi per vivacizzare un weekend che nella nostra cittadina avrebbe fatto il pieno di turisti tranquillamente senza il palio.

A conti fatti ogni anno questa “corsa”, riproposta a San Vincenzo solo per compensare l’ego di questa Giunta con Bandini in testa, porta via non solo risorse economiche, ma devasta la spiaggia oltre che con trattori, anche con rifiuti.

Questa volta si parla addirittura di una tribuna da almeno 1000 posti… e ricordiamo che l’ultima manifestazione ha visto passare sull’arenile di tutto: dalle bottiglie di vetro, plastica, carta e ogni tipo di rifiuti, compreso cicche e quant’altro.

Un bene pubblico la spiaggia, che invece dovrebbe essere salvaguardato e tutelato.

Ribadiamo che, in un momento come questo dove molte associazioni, incluso il Governo, vanno nella direzione del rispetto degli animali e dell’ambiente, a San Vincenzo si propone una manifestazione che nulla insegna alle generazioni future, anzi… trasmette violenza, mancanza di attenzione verso le nostre bellezze naturali una su tutte la nostra spiaggia.

Anche Legambiente si schiera contro questa manifestazione e sarebbe l’ora che qualcuno aprisse gli occhi e magari anche la mente.

Non ci crediamo che non si arrivi a capire che lo “spettacolo” dello sfruttamento di animali, delle scene di frustamento degli stessi, non può e non deve essere insegnato ai bambini come cosa giusta! Poi non lamentiamoci delle derive violente della nostra società.

Meetup storico SanVincenzo5stelle

http://sanvincenzo5stelle.altervista.org/erosione_costiera_gestione_posidonia_oceanica_con_finalita_difesa_spiagge.pdf
“L’attività di pulizia della spiaggia e lo spostamento – Nei soli casi in cui ciò risulti inevitabile anche la rimozione della posidonia spiaggiata devono preferibilmente essere effettuati manualmente con l’uso di rastrelli e, nel caso di lunghezza della spiaggia superiore ai 300 (trecento) metri, anche ma non obbligatoriamente e non certo in via esclusiva – con mezzi meccanici gommati (essendo sempre vietato l’uso di mezzi cingolati) di peso non superiore a 2,5 tonnellate, con profondità dei tasselli degli pneumatici non maggiore di 5 cm, dotati di un sistema di grigliaggio che consentano l’asportazione dei rifiuti e della posidonia ed il contestuale rilascio della sabbia); è comunque ammesso e caldeggiato, all’occorrenza, l’uso di qualunque mezzo a mano o trainato da animali, che peraltro renderebbe l’operazione di spostamento delle biomasse e laddove necessario la loro rimozione definitiva a “impatto zero” sotto tutti i punti di vista (zero rumore, zero emissioni di CO2, zero rischi di investimento e per la sicurezza dei bagnanti). Al termine di ciascuna operazione di movimentazione della biomassa ovvero prima della raccolta finalizzata allo smaltimento della frazione vegetale deve essere comunque assicurata la rimozione dei residui minerali dai mezzi utilizzati, anche mediante l’utilizzo di setacci.” Tratto da Andrea A. Muntoni, in INFORMAZIONE – Rivista trimestrale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, anno XXXIII, n. 120, aprile/maggio/giugno 2012, pagg. 28 – 31