Irrorazione di erbicida (GLYPHOSATE) nei terreni del Comune di San Vincenzo

Dove sono i controlli sugli spargimenti di pesticidi ed erbicidi pericolosi a San Vincenzo?

Mentre in tutta Italia imperversa l’emergenza sanitaria, anche San Vincenzo, giustamente, si adegua e segue le indicazioni governative. Ma il principio di precauzione dovrebbe essere applicato sempre!

Il “principio di precauzione” può essere invocato quando un fenomeno, un prodotto o un processo può avere effetti potenzialmente pericolosi.

Tra il 1 e 8 Febbraio scorso, tra via Aurelia Sud, di San Vincenzo, via 8 Marzo e sulla via di Biserno, e fino alla rotonda che incrocia la via di San Bartolo, è stato irrorato una quantità massiccia di “GLIFOSATE – Clinic ST”, come testimoniano il ritrovamento di una tanica dello stesso composto chimico all’interno del perimetro agricolo descritto, e con importante sterminio sistemico di TUTTA la vegetazione intorno ai suddetti campi, inclusa la vasca di irrigazione dei terreni adiacenti alla stessa.

La tutela degli habitat, ecosistemi, biodiversità, è di fondamentale importanza… perché la salute pubblica e di tutti gli esseri viventi, dipende “anche” da questo, ossia il rispetto di normative, leggi e delibere decisorie Regionali. Tanto più che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione, dietro approfondita analisi, ha deciso di inserire il GLIFOSATE nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene” (categoria 2A).

Le immagini parlano da sole e ci restituiscono un’area completamente contaminata dall’erbicida più discusso degli ultimi anni e che, come potrete leggere nell’istanza, anche una delidera della Regione Toscana del 28 Ottobre 2019 (punto n.31), enuncia la volontà di eliminare e ridurre a tutti i costi questo pericoloso contaminante dei terreni e acque…. E proprio a proposito di captazioni idriche ai fini potabili, segnaliamo che sulla strada di Biserno vi sono almeno 2 pozzi molto vicini alle zone dove è stato rilasciato e diffuso il GLIFOSATE… e questo NON ci pare molto in linea con la normativa di tutela dei sistemi idrici di captazione di acque per uso potabile.

Estratto da data base del Sito Web SIRA Regione Toscana:
PZ00000774;ASA spa;POZZ IMPIANTI SPORTIVI SUD/S,COSTANZA;1625580;4771619;Via Biserno;9049018
PZ00001306;ASA spa;POZZ xxxx / IMPIANTI SPORTIVI NORD;1625553;4771746;Via Biserno;9049018
PZ00001307;ASA spa;POZZ xxxxxxx / DEPOSITO S. COSTANZA;1625522;4771570;Via Biserno;9049018
*****Istanza*****

Il principio di precauzione è citato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (UE). Il suo scopo è garantire un alto livello di protezione dell’ambiente grazie a delle prese di posizione preventive in caso di rischio.

Nella pratica, il campo di applicazione del “principio di precauzione” è molto più vasto e si estende anche alla politica dei consumatori, alla legislazione europea sugli alimenti, alla salute umana, animale e vegetale.

Nei giorni precedenti il 9 Febbraio 2020, nei campi adiacenti alla zona Aurelia Sud, di San Vincenzo, via VIII Marzo e sulla via di Caduta, e fino alla rotonda che incrocia la via di San Bartolo, è stato irrorato una quantità notevole e ingiustificata di GLIFOSATE.

Il GLIFOSATE è un diserbante “non selettivo “che non fa distinzione quindi tra colture o vegetali, agendo su tutto il verde.

L’estratto della delibera della Giunta Regionale del 28 Ottobre 2019, ricorda che la Toscana da anni sta adottando politiche che incentivano la riduzione dell’uso del glifosate sia in ambito extragricolo che agricolo e che ha adottato i seguenti atti:

deliberazione della Giunta regionale n. 4 agosto 2015, n. 821 (Disposizioni in attuazione della legge regionale 10 luglio 1999, n. 36 “Disciplina per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli e procedure per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti in agricoltura”)

che dispone quanto segue:

“l’uso non agricolo dei prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo glyphosate è vietato in applicazione della Legge Regionale 10 luglio 1999, n. 36 “Disciplina per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli e procedure per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti in agricoltura”, art. 6 allegato 2 punto 5; – in casi di carattere eccezionale dove si rilevi che non vi siano né pratiche meccaniche, fisiche od agronomiche alternative all’uso del glyphosate, né prodotti fitosanitari con sostanze attive sostitutive, e l’azione per il controllo delle piante infestanti non arrivi a garantire condizioni di sicurezza per la popolazione, e si rilevi quindi, da un’appropriata analisi del rischio, che il diserbo con le citate pratiche e/o prodotti alternativi non possa evitare un rischio immediato per la salute e l’incolumità pubblica superiore rispetto a quello determinato dall’uso del glyphosate, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL, ai quali spetta l’adozione dei provvedimenti in materia di igiene e sanità pubblica, possono valutare il rilascio del nulla osta all’utilizzo di prodotti che contengano glyphosate.”

Il 28 Ottobre 2019 la Regione Toscana fissa il 31 Dicembre del 2021 come termine ultimo per l’uso di gran parte dei pesticidi sui propri territori, nonché del GLYPHOSATE.

Si precisa nel documento del 28 Ottobre 2019 che:

  1. a) nella revisione annuale delle sostanze di cui alla tabella 1 del Piano di utilizzazione per l’impiego sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti (PUFF), come previsto dall’articolo 3, comma 1 del d.p.g.r. 43/R/2018, di vietare l’uso del glifosate anche nelle aree di salvaguardia dei punti di captazione delle acque sotterranee;
  1. b) di prevedere la sottoscrizione di un protocollo con il Distretto rurale Vivaistico ornamentale e con l’Associazione Vivaisti Italiani per condividere l’obiettivo di ridurre l’utilizzo del glifosate e promuovere la sostenibilità ambientale;
  1. c) […omiss]
  2. d) […omiss]
  3. e) […omiss]
  1. f) di dare mandato alla Direzione competente di porre in essere il programma coordinato di controlli di cui all’articolo 5 “Monitoraggio, vigilanza, controllo” del d.p.g.r. 43/R/2018;

g ) di dare mandato alla Direzione competente di predisporre una proposta di modifica della delibera 4 agosto 2015, n. 821 (Disposizioni in attuazione della legge regionale 10 luglio 1999, n. 36 “Disciplina per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli e procedure per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti in agricoltura”) per vietare l’utilizzo del Glifosate in ambito extra-agricolo eliminando il rilascio di nulla osta per motivi eccezionali;

  1. h) di condividere l’obiettivo “glifosate zero” a far data dal 31 dicembre 2021 in ambito agricolo su tutto il territorio regionale;
  1. i) di dare mandato agli uffici competenti della Giunta Regionale di intraprendere tutte le azioni necessarie per porre in essere quanto previsto dal presente atto;
  1. j) […omiss]
  2. k) […omiss]
  3. m) […omiss]

Secondo la Commissione europea, il principio di precauzione può essere invocato quando un fenomeno, un prodotto o un processo può avere effetti potenzialmente pericolosi, individuati tramite una valutazione scientifica e obiettiva, se questa valutazione non consente di determinare il rischio con sufficiente certezza.

Un gruppo di esperti dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione ha preso in esame tutti gli studi relativi ai possibili effetti per l’uomo e per gli animali. L’analisi approfondita si è conclusa nel 2015, con la decisione di inserire il glifosato nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene” (categoria 2A). Nella stessa categoria sono presenti sostanze come il DDT.

La valutazione del rischio viene condotta sul principio attivo e non sul formulato commerciale in cui in genere sono presenti coadiuvanti, conservanti, diluenti etc. che rendono il formulato commerciale molto più tossico del principio attivo, questo è il caso ad esempio del glifosate, un erbicida estremamente diffuso anche al di fuori della pratica agronomica, che ha dimostrato su cellule umane coltivate in vitro, maggior tossicità rispetto al principio attivo per la presenza di un surfactante derivato dagli idrocarburi (Martini et al., 2012).

https://www.isde.it/wp-content/uploads/2018/01/2017.12.-Contaminazione-pesticidi-Italia-finale.pdf

Il rapporto nazionale 2015-2016 di ISPRA, ci dice che nelle acque superficiali Toscane ci sono pesticidi nel 80,7% dei punti di controllo e nel 61,4% dei campioni investigati. Sono state trovate 78 sostanze: le più frequenti sono AMPA, GLIFOSATE, dimetomorf, imidacloprid e metalaxil-m.

Mentre nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui pesticidi nel 46,8% dei punti e nel 31,1% dei campioni. Sono state rinvenute 49 sostanze: le più frequenti sono ampa, oxadiazon e atrazina desetil.

http://www.isprambiente.gov.it/files2018/pubblicazioni/rapporti/R_282_18_TabReg.pdf

Peggio della Regione Toscana, in termini di contaminazione delle acque superficiali, solo il Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano, per quel periodo di indagine.

per tutto quanto in premessa si fa presente che,

considerando che TUTTO il perimetro intorno al terreno localizzato nel mappale del catasto comunale, al foglio 7, particelle – 1374, 1376, 1158,1193 e 81, precisamente tra via Aurelia Sud, di San Vincenzo, via 8 Marzo e sulla via di Biserno, e fino alla rotonda che incrocia la via di San Bartolo, è stato irrorato con una quantità importante di “GLIFOSATE – Clinic ST” , come testimoniano il ritrovamento di una tanica dello stesso composto chimico in uno dei campi elencati e lo sterminio sistemico di TUTTA la vegetazione intorno ai suddetti campi, inclusa la vasca di irrigazione dei terreni adiacenti alla stessa;

vista la delibera del 28 Ottobre 2019 (punto n.31) della Giunta Regionale Toscana, dove al g ) si dà mandato alla Direzione competente di predisporre una proposta di modifica della delibera 4 agosto 2015, n. 821 per vietare l’utilizzo del Glifosate in ambito extra-agricolo eliminando il rilascio di nulla osta per motivi eccezionali;

appurato che la zona irrorata maggiormente dal GLIFOSATE, e in maniera evidentissima, è un lembo o argine del canale che convoglia nel “fosso delle Prigioni” e che chiaramente va a sfociare in mare;

rilevato anche che gli argini del fosso in via Aurelia Sud interessato dal trattamento con GLIFOSATE, è dichiarata “area di rispetto urbanistica” sul catasto Comunale, al foglio 7 – particelle 1375, 1377, 1379 e di probabile proprietà comunale;

Considerato che SICURAMENTE in ogni caso, tale aree potevano essere trattate meccanicamente anziché usare un composto chimico potenzialmente dannoso per gli esseri viventi e l’uomo, nonché contaminante delle falde e terreni;

Si richiede,

oltre ad una maggiore attenzione a certi tipi di comportamenti non solo su terreni pubblici, ma anche su quelli privati, visto la delibera della Giunta Regionale e in merito all’uso di erbicidi come il GLIFOSATE;

di verificare se l’irrorazione di GLIFOSATE su eventuali terreni pubblici è stata autorizzata oppure perseguita in maniera indebita;

visto “l’estratto dal VERBALE della seduta del 28 Ottobre 2019 (punto n. 31 )” di incrementare la vigilanza sul territorio comunale, sull’uso o abuso, di diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli e nelle procedure per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti in agricoltura da qui al totale recepimento da parte della Regione Toscana della deliberazione della Giunta regionale n. 4 agosto 2015, n. 821 (Disposizioni in attuazione della legge regionale 10 luglio 1999, n. 36 “Disciplina per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli e procedure per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti in agricoltura”).

Meetup storico SanVincenzo5stelle

ISTANZA: “Irrorazione di erbicida (GLYPHOSATE) nei terreni del Comune di San Vincenzo”

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