Il miracolo della riduzione della TARI

Ci sono crediti sulla TARI Sanvincenzina, che crescono dal 2013. Ormai questo pregresso, questa evasione, è arrivata a circa 2.600.000€… Eppure solo oggi ce ne accorgiamo e solo ora proviamo a recuperare il dovuto… ovviamente a pochi mesi dalla prossima tornata elettorale della nostra Città!

Nonostante l’amministrazione Bandini sia nelle stanze dei “bottoni” dalla metà del 2014, solo adesso provano a recuperare crediti da chi, secondo l’ass, Russo, pagava meno o da chi non pagava affatto.

Siamo la cittadina con la più alta produzione di “rifiuto” pro capite in Val di Cornia. Si attesta a circa 1.200 kg/persona nel 2017, la produzione di rifiuti (nel 2016 abbiamo toccato quota 1.300kg).

Parliamoci chiaro, la riduzione della TARI con queste politiche locali la vediamo dura, infatti a quanto riportato dall’ass. all’Ambiente Russo, NON si parla di intraprendere serie politiche di RIDUZIONE e recupero dei RIFIUTI per far risparmiare nel tempo, denaro ai cittadini, quindi ridurre anche l’inquinamento ambientale su San Vincenzo, ma si punta solo all’aspetto del recuperare parte di oneri non pagati, giustamente per carità, ma certo non con nobili fini, solo per far cassa insomma. Un po’ di fumo negli occhi per zittire l’utente, e continuare a smaltire rifiuti in modo non certo ecologico.

Diamo qualche dato per chi crede che il problema NON abbia ne un colore politico, ne un nome.

Solo il 35,44% di RACCOLTA DIFFERENZIATA per 2017 su San Vincenzo. Il programma elettorale Bandini prevedeva politiche sui rifiuti che cercassero di arrivare almeno al 60% di RD entro fine mandato… O meglio, prevedeva attività che permettessero di arrivare a questo obbiettivo, da conseguire anche in coerenza con il nuovo piano regionale. La media su 4 anni è di circa il 38% di Raccolta Differenziata per questa Amministrazione.

Nell’amministrazione passata, quella di Biagi, tra il 2013 e il 2010, San Vincenzo aveva una Raccolta Differenziata media, del 47%. Forse bisognerebbe farsi qualche domanda e indagare del perché prima di SEI Toscana e ATO SUD, la Raccolta Differenziata nella nostra cittadina, era nettamente più alta e le tariffe TARI più basse!

Intanto apprendiamo dai social dell’ammissione da parte dell’ass. Russo a proposito della multa di 25€ al COMUNE per ogni “singolo” ritrovamento di oggetti abbondonati, o lasciati attorno alle isole di raccolta rifiuti, da parte di SEI Toscana.

Uno degli ultimi abbandoni in via G. Di Vittorio San Vincenzo, in data 12 Gennaio 2019 (anche questo atto ci costerà 25€ da devolvere a SEI Toscana)

Avete capito bene… la seggiolina da mare rotta o la bombola del gas abbandonati accanto al cassonetto ci costano 25€ l’uno.… per fare degli esempi.

Siamo alla follia o stiamo scherzando???!

Con un conto pagato a SEI Toscana di 3,2 milioni di euro per il 2018 e una ordinanza che multa fino a 3000,00€ chi abbandona rifiuti… dobbiamo regalare anche altre decine di migliaia di euro al Gestore perché NON c’è un accordo preventivo per eliminare gli abbandoni di immondizia o, meglio ancora, perché il Comune NON riesce a far rispettare una ordinanza? (secondo il Comune di San Vincenzo, abbiamo speso SOLO a titolo di CARC, 246.338,31€ – costi amministrativi dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso)

Non ci sono molte scuse, avevamo suggerito nel già 2014 ad esempio, di mettere cartelli che scoraggiassero l’abbandono di rifiuti nelle isole di raccolta rifiuti, e un maggior controllo.

Quell’ ORDINANZA, la n. 10 del 7 Luglio 2017, prevedeva multe salatissime. Per le violazioni delle disposizioni, ovvero per chi abbandonava e abbandona (perché sempre in vigore) o deposita rifiuti o li immette nelle acque superficiali o sotterrane, si sarebbe applicata, e si applica, la sanzione amministrativa pecuniaria da € 300,00 a € 3.000,00; se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio. Oggi ancora NON sappiamo a chi raccomandarci per poter far rispettare questi divieti.

In tutto questo mare di dati e… rifiuti, l’unica difesa che ha saputo portare l’ass. Russo, per scusare i bassi numeri di raccolta differenziata e gli alti costi della TARI, è:

“Il rifiuto pro capite del Comune di San Vincenzo è alto perché abbiamo notevoli afflussi turistici e nella percentuale della differenziata questo viene riconosciuto solo con una piccola aggiunta percentuale…”

Intanto ci chiediamo “chi” va a trattare il corrispettivo e le condizioni di pagamento, alle assemblee a SIENA in ATO SUD! Poi… inutile vantarsi degli enormi numeri sulle presenze turistiche a San Vincenzo quando poi ci si lamenta che i turisti fanno troppi rifiuti, e il Comune NON è in grado di gestirli… ne di far rispettare un’ordinanza.

I villaggi che fanno quelle 800.000 persone in circa 6 mesi, dovrebbero avere regole più stringenti sulla tutela ambientale e del nostro territorio, perché altrimenti oltre a canalizzare poco ritorno economico per il commercio Sanvincenzino, secondo il ragionamento dell’ass. Russo, ci costringono anche a pagare più tasse, e in questo caso, sui rifiuti.

Per la cronaca il Comune di San Vincenzo, attraverso fondi Regionali, ha nominato due “Guardie Ambientali Volontarie”. La convenzione firmata tra il palazzo Civico e il WWF, nell’Ottobre 2018, tra le tante voci a cui costoro dovranno far fronte, appare anche “igiene urbana: corretto conferimento R.U., corretta esposizione dei rifiuti”… Staremo a vedere come andrà a finire.

Meetup storico SanVincenzo5stelle