Chiarimenti sull’Area Feste

Richiesta di chiarimenti all’Amministrazione Comunale sull’attuale situazione Area Feste di San Vincenzo.

Vista la situazione i cui versa l’Area Festa gestita dal partito Democratico di San Vincenzo e ubicata tra l’area Impianti Sportivi ed area sosta Camper e visto l’uso continuato di maestranze con età inferiore alla norma come da regolamentazione della Comunità Europea con la direttiva 94/33, la quale ha stabilito dei principi base in merito ai rapporti lavorativi con i minorenni. In primo luogo è stato fissato il compimento del quindicesimo anno di età come requisito per accedere nel mondo del lavoro, secondariamente è stato stabilito che il giovane deve prima di ogni cosa intraprendere un percorso di istruzione e formazione professionale.

I bambini (di età inferiore a 15 anni) invece, devono astenersi dall’esercizio di qualsiasi lavoro, ma quando si tratta di attività lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo, pubblicitario e nel settore dello spettacolo, questi minori possono lavorare soltanto con l’assenso scritto dei genitori e con l’autorizzazione della Direzione Provinciale del Lavoro.
I minorenni che hanno un’età compresa tra i 15 e i 18anni, gli adolescenti, non possono eseguire lavori che potenzialmente arresterebbero il pieno sviluppo fisico. In particolare, lo specifica il D. Lgs. 262/2000.

Decreto Legislativo 262 del 18/08/2000
Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345, in materia di protezione dei giovani sul lavoro, a norma dell’articolo 1, comma 4, della legge 24 aprile 1998, n. 128.
D. Lgs. 345/99, recepimento della direttiva 94/33/CEE relativa alla protezione dei giovani sul lavoro (G.U.R.I. n. 237 del 08/10/1999). Tale Decreto (successivamente modificato dal D.Lgs. 262 del 18/08/2000) modifica ed integra la Legge 977/1967 al fine di adeguarla alle norme armonizzate sul territorio dell’UE.
Legge 977/1967
Art.1
La legge si applica ai minori, suddivisi in “bambini” (età inferiore ai 15 anni o minore che non ha ancora assolto l’obbligo scolastico [vedi nota]) e “adolescenti” (età superiore ai 15 anni e inferiore a 18, obbligo scolastico assolto). L’art.3 comunque esclude l’attività lavorativa prima dei 15 anni, in funzione dell’obbligo scolastico.

Constatato inoltre la continua perseveranza a usare tale area anche nonostante le condizioni igienico sanitarie non lo permettano, per la ristorazione, caffetteria, bar e intrattenimento.

Si richiede,in questo caso, almeno l’esibizione della certificazione secondo il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 33 del 09/02/2012 – Supplemento Ordinario n. 27, in vigore dal 10/02/2012

Rileviamo anche che l’eliminazione di rifiuti e scarichi sia evidentemente inadeguata e non rispetta il  D.Lgs. 152/06 e successive modificazioni e in particolare le norme in materia ambientale (in particolare l’art. 192 del Decreto Legislativo n. 152/2006), le quali vietano l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo e l’immissione di scarichi di qualsiasi genere nelle acque superficiali o sotterranee. Chi non le rispetta è punito con sanzioni amministrative pecuniarie che sono tanto più pesanti quanto maggiore è l’entità dell’abbandono e la pericolosità dei rifiuti, fino ad arrivare, nei casi più gravi, anche a responsabilità di tipo penale. Inoltre, il responsabile dell’abbandono ha l’obbligo di procedere alla bonifica e al ripristino dell’area. A carico dei soggetti responsabili, sono però da considerare, ai sensi della Legge Regionale n. 60/1996, anche il pagamento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (ecotassa) e quello di specifiche sanzioni tributarie, poiché il mancato conferimento dei rifiuti presso impianti autorizzati comporta l’evasione di tale tributo. Si può arrivare così ad una sanzione pari a tre volte l’ammontare del tributo dovuto (300%). Considerato, allora, che l’ammontare del tributo dovuto varia in relazione alla tipologia di rifiuto illecitamente abbandonato e dei quantitativi oggetto di violazione, è evidente che le somme che possono essere richieste raggiungono facilmente importi rilevanti.

Sulla base di tali articoli e della documentazione fotografica allegata si richiedono chiarimenti al Sig.Sindaco Alessandro Bandini o a chi da Lui indicato come responsabile, sullo stato della situazione Area Feste gestita dal Partito Democratico San Vincenzo, al fine di raccogliere certificazioni, permessi e quant’altro anche in funzione di accertare la piena legalità delle attività ivi svolte prettamente nel contesto estivo. Attività che  evidentemente creano un certo svantaggio nei confronti di commercianti di San Vincenzo, favorendo palesemente, associazioni e partiti che sono e dovrebbero essere sovvenzionate dal Comune stesso se non anche dallo Stato Italiano. Considerando anche l’attuale CRISI che sta’ attanagliando il cittadino e il mondo del lavoro, non ultime le categorie del commercio e gli operatori di settore turistico.

Nel caso in cui non risultassero inesattezze legali sull’uso e il mantenimento di tale area e delle attività ivi svolte, rimarrebbe da appellarsi al buon senso di chi potrebbe gestire e mantenere un bene pubblico in modo più oculato.
Sicuri che una parte della cittadinanza avrebbe piacere di saperne di più, rimaniamo in attesa di chiarimenti.

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