“Cave… un altro attacco al nostro territorio”

Vecchie e nuove questioni.

Speravamo stupidamente ci avessero ripensato e invece rispunta la richiesta di Cave per Campiglia di ampliamento di coltivazione, già notificata a suo tempo al Comune di San Vincenzo… e visto che le disgrazie non vengono mai da sole, appare l’altra richiesta, sempre di ampliamento, della società Solvay riguardante le cave di San Carlo.

Dobbiamo ricordare infatti, che società̀ Cave di Campiglia S.p.A., con numero di protocollo 12098 del 26 Marzo 2014, aveva presentato al nostro Comune la notifica di richiesta di ampliamento del perimetro di escavazione (coltivazione)… questo per evidenti questioni di confini comunali.

Non è quindi, una novità la lettura della delibera di Giunta n.233 del 30 Ottobre scorso. E probabilmente Solvay ha preso l’occasione per accodarsi alla richiesta, tramite la delibera di Giunta n.232 sempre del 30 Ottobre 2018, anche in previsione della discussione sul Piano Operativo Comunale. (Relazione tecnica accordo pianificazione cava SolvayRelazione tecnica accordo pianificazione cava Montecalvi)

Al tempo inviammo anche una istanza con richiesta di chiarimenti e sulla notifica di ampliamento di Cave per Campiglia.

Non stupisce l’insistenza di società che dalla politica locale hanno avuto tutto quello che hanno richiesto e anche qualcosa in più.

Nel caso della multinazionale Solvay, il consumo e uso dei nostri rilievi, è stato favorito da quella compiacenza che ha fatto la differenza nelle scelte aziendali di permanenza sulla nostra area comunale.

Cave per Campiglia non è da meno. Si arriva persino ad inserire la sua ragione sociale nei bollettini della Regione Toscana, in maniera che sia chiaro chi sverserà le prossime 60.000t di massi e sabbia da cava sul litorale Sanvincenzino.

Entrando nel merito, come nel 2015 scrivemmo, l’ennesimo danneggiamento dell’habitat e ambiente, minerà̀ ulteriormente la vocazione turistica della nostra città, aggravando ancora di più̀ la crisi già̀ pesante del settore. La realizzazione di questo ampliamento porterà all’aumento della distruzione del patrimonio naturalistico delle nostre zone, bene basilare e fonte di reddito per i maggiori operatori del settore del turismo sanvincenzino.

Inoltre il Sito intorno alle perimetrazioni delle cave attualmente esistenti, appartiene alla Rete Natura 2000 (SIC) ZPS, e risulta contigua all’ANPIL Parco Archeo-minerario di San Silvestro. Sussiste quindi un vincolo idrogeologico esteso su tutto il territorio del SIC. La Regione Toscana tutela con un decreto legge del 19 marzo 2015, n. 30 – “Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico- ambientale regionale.” Art. 48.

Una lungimiranza, quella di questa Amministrazione, miope e senza prospettiva… Azioni che non lasceranno scampo alla ulteriore devastazione di questo territorio.

Un Giunta ancora una volta votata a soddisfare le esigenze di “privati”, pronta a lasciare un segno di sè che chiunque verrà dopo dovrà subire.

Ma forse il vento è cambiato, date pure gli ultimi colpi di coda, pazientemente cercheremo di fermare anche quelli, sempre e solo per amore del nostro territorio.

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